Abusivismo edilizio e scarico di rifiuti pericolosi all’interno del Parco Nazionale d’Aspromonte. I carabinieri forestali deferiscono tre soggetti all’autorità giudiziaria.
Nei giorni scorsi, nell’ambito di un controllo del territorio finalizzato alla repressione dei reati ambientali e coordinato dal Reparto Carabinieri Parco Nazionale Aspromonte di Reggio Calabria, i Carabinieri della Stazione Parco di Gerace hanno deferito in stato di libertà, F.G., 59enne operaio forestale di Calabria Verde, gravato da pregiudizi di polizia, e i figli F.L., 24enne titolare di un’azienda agricola e F.E., 20enne, disoccupato. I tre stavano eseguendo lavori di edilizia nel Comune di Canolo, all’interno del Parco Nazionale d’Aspromonte, in un cantiere edile improvvisato con impalcatura metallica utile a sostituire il manto di copertura di un immobile, le cui lastre ondulate di “Eternit” sono state depositate su un terreno, tenuto da F.G. in comodato di fondo rustico, in località “Bosco”, agro del Comune di Canolo.
Dopo aver posto a sequestro 14 pannelli di amianto, i tre sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria per deposito sul suolo di rifiuti pericolosi e realizzazione abusiva di un’opera all’interno del perimetro del Parco senza la prescritta autorizzazione.