Reggio Calabria – Il Gruppo della Guardia di Finanza di Reggio Calabria – ha reso noto che – dopo oltre sei mesi di accertamenti nei confronti di tre società facenti capo ad una nota famiglia reggina, ha portato alla luce una rilevante evasione fiscale perpetrata attraverso la sistematica, omessa dichiarazione dei ricavi effettivamente conseguiti. Le indagini hanno preso le mosse nello scorso dicembre allorché, in occasione di un semplice controllo in materia di scontrini e ricevute fiscali, la lente dei finanzieri si è rivolta verso la posizione fiscale di tre prestigiosi negozi di abbigliamento ed accessori ubicati lungo il principale corso cittadino, meta per eccellenza dello shopping natalizio.

In seguito ai preliminari accertamenti, infatti, un dato su tutti ha attirato l’attenzione delle fiamme gialle reggine: a fronte di vetrine sfavillanti che proponevano ai clienti prodotti recanti le più famose griffe di moda, a prezzi tutt’altro che popolari, ed a fronte di un flusso di clienti di tutto rispetto quelle dichiarazioni fiscali indicanti ricavi pari a zero, proprio non convincevano.

I successivi approfondimenti permettevano di appurare che i tre prestigiosi negozi, uno dei quali con punti vendita anche a Taormina e Riccione, erano riconducibili ad un unico nucleo familiare che li gestiva attraverso tre distinte società a responsabilità limitata.

Queste ultime, a partire dal 2007, avevano regolarmente operato pur omettendo di versare tutte le imposte dovute.

Le società sono risultate intestate alla moglie ed ai due figli del soggetto commerciante molto noto negli ambienti reggini risultato essere, nei fatti, l’effettivo dominus di tutte e tre le società.

La verifica fiscale prontamente avviata per ricostruire l’intero ammontare dei ricavi evasi ha visto i finanzieri procedere all’attento esame delle scritture contabili in uso alle società salvo poi procedere, attesa anche la scarsa attendibilità delle stesse, a mirate indagini finanziarie rivolte nei confronti di tutti i componenti del nucleo familiare.

Esaminando i flussi finanziari in entrata ed in uscita sui conti correnti personali ed aziendali, le fiamme gialle hanno ricostruito una base imponibile sottratta a tassazione pari a oltre 30 milioni di euro cui si collega un’evasione I.V.A. superiore ai 4 milioni di euro.

Tutti i componenti del nucleo familiare sono stati segnalati all’Autorità Giudiziaria per i reati di evasione fiscale e sottrazione/occultamento delle scritture contabili obbligatorie e le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Reggio Calabria.

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