Interrogazione da parte del Movimento Cambiamo Messina dal Basso al Sindaco Cateno De Luca, all’ Assessore S. Mondello e all’Ing. M.Pizzino, Dipartimento Mobilità Urbana:
<<Premesso che in occasione della seduta del consiglio comunale del 23 novembre u.s. è stata approvata la proposta di delibera n. 83 relativa alla liquidazione dell’ATM;
il sindaco aveva inviato nella mattina dello stesso 23 novembre una nota a tutti i consiglieri comunali, in vista del voto d’aula, scrivendo tra l’altro che: “Si rappresenta la necessità di approvare la messa in liquidazione di Atm anche in riferimento alla nota a firma del segretario generale del ragioniere generale in merito al divieto di trasferire risorse per il regolarità del Durc. Ai sensi dell’articolo 50 dello statuto Atm è richiesto un quorum di almeno 21 voti favorevoli per l’adozione della delibera di liquidazione: pertanto faccio appello al vostro senso di responsabilità nel porre fine ad una vicenda che rischia di bloccare la prosecuzione del servizio di trasporto urbano, lasciando senza stipendi i lavoratori e facendo saltare la rottamazione richiesta dalla stessa Atm”;
Considerato che i consiglieri comunali, come attesta il verbale d’aula, hanno dichiarato per la gran parte di avere espresso il voto favorevole alla delibera di liquidazione anche sulla scorta delle informazioni pervenute in aula in merito alle difficoltà di pagare gli stipendi ai lavoratori ATM per la mancanza del DURC “pulito”, come ribadito nel suo intervento dallo stesso sindaco;
Visto che si apprende che il dirigente del dipartimento mobilità urbana, ing. Pizzino, con determina dirigenziale n.210/MU dello stesso 23.11.2018 avente ad oggetto “Trasferimento all’atm del corrispettivo chilometrico regionale per l’anno 2017”, liquidava la fattura emessa dall’atm specificando che “non deve essere acquisito il durc della atm in quanto trattasi di azienda pubblica che opera in base ad un diritto esclusivo sancito dal contratto di servizio sottoscritto con questa amministrazione , come chiarito dal ministero del lavoro, salute e delle politiche sociali con intepello n.9/2009 che stabilisce “il durc deve essere acquisito qualora la società pubblica non fornisca le proprie prestazioni in base ad un diritto esclusivo di cui essa possa beneficiare in virtù di precise disposizioni legislative. Infatti in base al principio di tendenziale parificazione dei soggetti privati e pubblici, la regolarità contributiva deve essere accertata qualora l’ente pubblico agisca in qualità di operatore economico”;
Si chiede se il segretario generale ed il ragioniere generale abbiano accertato prioritariamente la fondatezza di quanto asserito dall’INPS;
se era stato sentito sul merito della lettera dell’INPS il parere del dirigente Pizzino che da anni liquida le fatture dell’ATM senza la richiesta del durc ed in forza del parere del ministero del lavoro del 2009;
se risulta confermato che gli stipendi dei lavoratori ATM verranno normalmente erogati per i mesi correnti secondo la prassi seguita fino ad oggi dal comune, ovvero senza la richiesta del DURC;
se non si ritenga opportuno, alla luce di quanto sopra, considerato che ai consiglieri comunali sono state fornite informazioni che sembrerebbero non essere veritiere, ritirare in autotutela la delibera n.83 approvata dal consiglio comunale il 23 novembre u.s. e di eventualmente ripresentarla all’aula consiliare mettendo a disposizione dei consiglieri tutte le informazioni complete e necessarie per potere decidere liberamente e compiutamente sulla decisione di liquidazione dell’ATM.>>