Proseguono a pieno ritmo le attività dell’Istituto comprensivo statale “Alessandro Amarelli” di Corigliano Rossano. Tante azioni finalizzate a creare i presupposti di crescita della comunità sociale in cui opera giornalmente.
Oltre alle consuete lezioni, in orario curriculare, la scuola guidata dal dirigente scolastico Tiziana Cerbino, è stata arricchita da un intervento mirato, rivolto agli alunni della scuola primaria e della secondaria di primo grado. Si tratta del progetto “Fare scuola fuori dalle aule” II edizione, dal titolo “Quando fu il giorno della Calabria, Dio promise a se stesso di fare un capolavoro”, nell’ambito del Por Calabria Fesr Fse 2014-2020.
Il lavoro, armonizzato con professionalità in ogni ambito, dalla creatrice, nonché coordinatrice dell’intero progetto, Tesoretta Salatino, è stato articolato attraverso la formulazione di due moduli didattici. Agli alunni (complessivamente 68) è stata offerta l’opportunità di conoscere da vicino alcuni centri della propria regione. Infatti, il modulo “Nella terra di Pitagora” è stato contraddistinto da un “Percorso ludico sportivo” per i bambini della scuola primaria. Le attività hanno avuto luogo a Trepidò di Cotronei, in provincia di Crotone e sono state guidate dall’esperto esterno Giuseppe Barberio, dall’animatrice esterna Francesca Lupo, dal direttore del campo Gelsomina Sapia, e dalla tutor Gina Brunetti.
Il modulo “Nella terra di Fata Morgana”, è stato caratterizzato da un percorso storico archeologico effettuato a Reggio Calabria, Scilla, Pizzo e Tropea ed ha visto protagonisti gli
studenti della scuola secondaria di primo grado. Il compito di condurre il gruppo di allievi è stato affidato all’esperto esterno Ernesto Salerno, insieme alla direttore del campo Anna Maria Macrì, dalla tutor Paola De Francesco e dalle docenti Fiorella Covello e Giovanna Tavernise. Allo scopo di dettagliare i singoli interventi, evidenziando gli obiettivi e le varie tappe del progetto, presso l’aula magna dell’Istituto comprensivo “Amarelli” in località Rossano di Corigliano Rossano, ha avuto luogo un’apposita conferenza. Folta è stata la partecipazione di pubblico.
Il compito di introdurre e coordinare i lavori è toccato al sociologo e giornalista Antonio Iapichino, incaricato dalla scuola a promuovere l’azione comunicativa e la pubblicità del suddetto progetto. La platea ha seguito con interesse l’importante pomeriggio di carattere socio culturale. All’incontro conclusivo sono intervenuti vari ospiti.
La dirigente Cerbino ha evidenziato l’importanza di queste attività che consentono un modo nuovo di “fare lezione”: un’impostazione diversa da quella tradizionale. Mediante questo progetto si è raggiunto un duplice obiettivo, vale a dire, la possibilità di far conoscere agli alunni alcune bellezze della Calabria e, allo stesso tempo l’opportunità di stimolare in loro l’apprendimento emozionale. La stessa dottoressa Cerbino, che ha seguito in maniera certosina ogni passaggio effettuato, ha affermato che gli obiettivi di questa opportunità formativa per gli alunni, sono stati ampiamente raggiunti.
L’esperto esterno del modulo che ha effettuato il Percorso ludico sportivo, Giuseppe Barberio, ha fatto notare che presso Villaggio Palumbo e il Lago Ampollino gli alunni sono stati impegnati, oltre che in attività comuni come il calcetto e la pallavolo, anche in novità come l’Orienteering: per la prima volta i bambini hanno fatto uso di bussole, lanterne e mappe – semplici ma appropriate – per orientarsi tra le bellezze naturalistiche del posto. Un’occasione unica per coniugare elementi di geografia, attività motoria e scienze. <<D’altronde – ha aggiunto il professore Barberio – uno degli obiettivi del progetto era proprio quello di procurare “fuori dall’aula” momenti di apprendimento ricavati dall’esperienza piuttosto che dai libri e dalle attività comuni. A giudizio dell’esperto esterno i momenti più coinvolgenti sono stati quelli in acqua – dove per gruppi misti – gli allievi hanno sperimentato le tecniche di respirazione e di coordinamento più appropriate>>.
Il secondo esperto esterno, che ha guidato gli studenti nel percorso storico archeologico, Ernesto Salerno, archeologo, ha messo in risalto che il lavoro è stato realizzato, permettendo agli alunni di rapportarsi al nuovo con occhi critici e vogliosi di sapere. Il dottore Salerno, inoltre, ha fatto notare che <<per ogni luogo visitato sono state impartite delle lezioni propedeutiche, allo scopo di introdurre i discenti ai luoghi e alla storia in essi racchiusa, cercando di fornire dei quadri generali in cui poter contestualizzare le peculiarità oggetto della visita>>. Inoltre, nella fase post visita, mediante appositi e mirati laboratori didattici <<si è cercato di fissare negli studenti le competenze acquisite>>.
Infine, l’esperto ha ripercorso le tappe del viaggio, citando in quel di Reggio Calabria il momento di formazione civica presso “Palazzo Campanella”, la visita al Museo archeologica e l’archeologia Urbana nella Città dello Stretto. A Pizzo Calabro, fra l’altro, gli studenti hanno visitato il Castello e la Chiesa di Piedigrotta, mentre a Tropea si sono approcciati alla conoscenza di Santa Maria dell’Isola e del Centro storico. La tappa di Scilla ha consentito agli alunni del Comprensivo rossanese di conoscere e apprezzare il Castello Ruffo.