La Calabria si rinnova con l’avvento del CiM, giovane movimento cultural-politico che ieri ha fatto tappa a San Luca, storicamente reputato il fulcro della malavita calabrese. Si vuol dunque dare inizio alla rivoluzione sperata proprio dal suo centro più problematico: paese ormai privo di sindaco dal 2013, anno in cui il Comune venne sciolto per infiltrazione mafiosa, si tenta così di ridare una giusta guida al luogo.
Nel pomeriggio la cittadina dell’Aspromonte ha ben accolto i principali rappresentanti di Calabresi in Movimento: il fondatore Gaetano Campolo, il Presidente Onorario Diego Fusaro ed il Capo Referente Regionale Antonino Calabrese, i quali hanno presentato alla cittadinanza il loro candidato sindaco Francesco Arnoldo.
Classe 1980, Arnoldo ha un ambizioso progetto di rivalorizzazione del luogo e dell’intera Area Grecanica di cui è Capo Referente locale, proponendo nobili obiettivi: il ripristino degli antichi collegamenti che un tempo congiungevano San Luca ai comuni vicini, il recupero degli splendidi borghi attraverso impianti antisismici, l’incentivo alla filiera corta ed il sostegno ai prodotti locali, ponendo particolare enfasi sui formaggi di qualità esito di copiose attività pastorali montane. Tutto ciò sarà possibile usufruendo del fondo sui piccoli comuni introdotto dalla Legge 158/2017.
È stata effettuata una visita alla casa natale di Corrado Alvaro, pregevole scrittore sanluchese tra le cui opere va indubbiamente menzionata “Gente in Aspromonte” relativa proprio alla sua area di provenienza. Presente per la prima volta al tour Fusaro, secondo il quale Alvaro «dovrebbe tornare nel Pantheon degli scrittori che vengono studiati a scuola, da Ignazio Silone, Pirandello, Cesare Pavese, tutti i grandi della letteratura italiana». A tal proposito il giovane candidato Arnoldo ha affermato: «Ci tenevamo a far visitare questo luogo al professore perché è un luogo di cultura, e quando si viene a San Luca bisogna prima di tutto ricordarsi di questo e non di quello che la cronaca giornalmente tenta di lanciarci». Si auspica quindi un’enfatizzazione culturale del luogo che sovrasti la nomina correlata principalmente ai fatti di cronaca.
Stamattina ha invece avuto luogo una conferenza stampa nella città metropolitana di Reggio Calabria, presso il Grand Hotel Excelsior dove è stato presentato ufficialmente ai calabresi il Capo del movimento. In apertura la presentazione del fondatore Gaetano Campolo, giovane imprenditore reggino che ha spiegato ai giornalisti la natura e gli obiettivi del suo progetto: «Il movimento nasce sullo zoccolo duro che è il Ddl Home Restaurant fermo al Senato», ossia un marchio brevettato al Ministero dello Sviluppo Economico nel 2016 e mai del tutto approvato.
«Di Maio nella scorsa legislatura insieme al Partito Democratico ha deciso di non recepire l’agenda europea sugli Home Restaurant o, quanto meno, l’ha recepita come volevano loro, a favore di lobbies. Abbiamo ricevuto una legge che, anziché incentivare e agevolare il ristorante in casa, ha limitato la sua nascita dall’inizio mettendo 500 coperti l’anno massimo» ha proseguito Campolo, mostrando il video di un discorso alla Camera dell’onorevole Bianconi, esponente dell’unico gruppo parlamentare che ha votato a favore del loro progetto.
Successivamente è avvenuto l’intervento dell’Antitrust che ha avanzato la completa bocciatura delle legge, questione che è stata più dettagliatamente specificata dall’’avvocato Francesco Meduri e dal dottor Giuseppe Stracuzzi, il quale ha asserito che il progetto sarebbe invece «un incentivo alla ripresa del mercato immobiliare italiano, soprattutto a favore delle regioni del Mezzogiorno. Basti pensare che circa il 20% degli immobili in Italia risulta inutilizzato».
Nell’interessante intervento di Calabrese, Capo Referente Regionale, è stato espresso l’animo del movimento: «Calabresi in Movimento è proprio l’antinomia della rassegnazione. Le origini culturali della Calabria sono forti, sta a noi valorizzarle. Abbiamo coscienza che non saranno i partiti nazionali a fare questo. Serve qualcuno che abbia veramente a cuore la Calabria e chi meglio dei calabresi che la vogliono veramente cambiare, chi meglio dei giovani? Chiunque abbia a cuore tutto questo è dei nostri. Calabresi in Movimento è il partito/movimento politico di tutti quei calabresi onesti, volitivi, propositivi e intraprendenti. Vogliamo creare sviluppo in Calabria. Dobbiamo far decollare il nostro turismo, non c’è più tempo da perdere. Per rilanciarlo c’è bisogno in primis dei trasporti». Il discorso ha ricevuto una manifesta approvazione generale che ha introdotto l’intervento seguente del professor Fusaro.
Il Leader Politico desidera un rinnovamento della Regione per poi contagiare positivamente il resto della penisola italica, partendo da «una rabbia appassionata che cerca di tradursi in un’azione trasformativa, una rabbia che in questo caso si è trasmutata in un progetto politico e culturale di redenzione non soltanto dell’io individuale, ma di una comunità tutta. Questa è la vera funzione della politica, cercare una salvezza corale». In suo favore Campolo ha manifestato la seguente opinione: «Avere oggi una persona del genere è sicuramente avere una svolta per la Calabria». Dunque, attendiamo curiosamente nuovi risvolti.
Cristina Trimarchi