Matteo Salvini in piena campagna elettorale, a Rosarno, sostenne che il problema principale della cittadina dove si trovava fossero le baraccopoli. Rosarno, paese in provincia di Reggio Calabria, ad altissima densità mafiosa e terra di immigrati sfruttati e osteggiati anche dalla popolazione, è stato uno dei punti di forza in Calabria della Lega, notevole serbatoio di voti raccolti e regione elettiva dello stesso leader del Carroccio.
E’ quanto afferma in una nota il Gruppo CMdB – Cambiamo Messina dal Basso che continua: <<Ma né la ‘ndrangheta proliferante, né lo sfruttamento degli immigrati, costretti a vivere in condizioni disumane, secondo l’attuale Ministro degli Interni, erano degne di nota quanto le baraccopoli. Per questo, non ci stupisce minimamente che non venga spesa una parola per il sindaco Lucano, perché la caratura del personaggio Salvini la conosciamo benissimo. Quello che ci stupisce, è che gli alleati di Governo non solo non spendano una parola ma festeggino addirittura per il provvedimento cautelare, dimenticando il passato.
Riace, nella figura di Mimmo Lucano, è sempre stato un esempio di umanità e coerenza. Coerenza nel considerare gli esseri umani tutti uguali, né legali né illegali, uguali! E su questo ha fondato un sistema virtuoso d’accoglienza, in cui il paese ha integrato e accettato al meglio chi veniva da fuori. Per questo motivo saremo sempre dalla parte di Lucano e allo stesso tempo contro chi, in un batter d’ali, subisce una metamorfosi che li porta al livello di chi hanno accanto: estremamente basso e razzista.
Appuntamento sabato 6 Ottobre a Riace: raccogliamo le adesioni per organizzare un pullman che ci porti alla manifestazione che si terrà alle 15.
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