È stato presentato questa mattina nel corso di una conferenza stampa svoltasi nella Sala Giunta il nuovo Piano di utilizzo delle aree demaniale approvato dall’esecutivo municipale, un piano che sostituisce quello adottato nel 2009 e tiene conto delle ultime disposizioni normative regionali, puntando a soddisfare le nuove e crescenti esigenze degli imprenditori turistici. Alla conferenza sono intervenuti il Sindaco Giovanni Formica, gli Assessori Carmelo Torre e Giuseppe Crisafulli, il Consigliere comunale Nino Italiano. “Quello che oggi presentiamo – ha esordito il Formica – è il frutto d’un lavoro portato avanti non senza difficoltà vista l’esigua presenza di tecnici (appena quattro) nel settore urbanistico: un Piano che però racchiude nelle varie tavole, che lo compongono, le scelte di questa Amministrazione scaturite anche dal confronto con i privati. Il Piano prevede così oltre ai classici lidi, anche punti di ristoro, spazi da destinare ad attrezzature sportive ed altro che sono offerti all’interesse dei privati. Ciò significa che non tutto ciò, che abbiamo inserito nel P.u.d.m., sarà realizzato, ovvero, se abbiamo previsto 10 lidi, tutti saranno realizzati. Abbiamo individuato delle zone in astratto dove il privato potrà decidere di fare l’investimento. Si tratta di una opportunità di sviluppo che viene offerta. Vedremo i riscontri. L’altro elemento di grande novità di questo Piano – ha proseguito il primo cittadino – è la destinazione della zona di Levante alla portualità turistica, dando così seguito a quanto emerso nei mesi scorsi in occasione dell’interesse di un gruppo imprenditoriale di realizzare l’Ecoporto. Come è noto a tutti, quest’opera rappresenterebbe lo strumento di svolta per Milazzo”. Egli in chiusura ha comunque inteso precisare che adesso sul P.u.d.m. dovrà pronunciarsi il Consiglio comunale. “Da parte nostra c’è la disponibilità a ragionare con le forze politiche, anche se l’auspicio ovviamente è che la filosofia e l’impalcatura restino tali. Il punto non è la localizzazione del lido, ma piuttosto il modello di sviluppo turistico, che vuole promuovere per questo territorio”. L’Assessore Carmelo Torre, dopo aver evidenziato che nella riviera di Ponente sono stati individuati altri sei-sette lidi in aggiunta agli attuali, è tornato sulla programmazione “che, nell’ultimo ventennio è mancata al di là delle affermazioni di facciata. Questa Amministrazione invece ha messo in atto gli atti conseguenziali ed in particolare la realizzazione dell’Ecoporto rappresenterà la svolta per la nostra città, attribuendole, ma veramente, quel ruolo di polo turistico più importante di tutta la Sicilia visto che si andrebbe non solo a favorire il diportismo ma anche il crocierismo”. Considerazioni ribadite dall’Assessore Giuseppe Crisafulli che ha sottolineato come l’attuale governo cittadino abbia voluto dare in maniera concreta una connotazione turistica al futuro di questa città auspicando che ora gli imprenditori possano dar seguito alle intenzioni manifestate quando si ragionava sulle opportunità di sviluppo che doveva giungere proprio dal water front. Infine il consigliere Nino Italiano, nell’esprimere il plauso all’Amministrazione per “l’importante lavoro di programmazione”, si è detto convinto che “il Consiglio comunale, al di là delle posizioni di maggioranza e di opposizione, affronterà il dibattito sul P.u.d.m. in modo sereno e costruttivo e con uno scatto d’orgoglio darà il via libera a questa proposta di delibera dell’Amministrazione per uscire da una fase di stasi che sta portando Milazzo ad una arretratezza economica e quindi occupazionale”. Il Piano delle aree demaniali (Pudm) presentato stamane dall’Amministrazione comunale individua, a parte la zona portuale, di competenza dell’Autorità di sistema Messina-Milazzo, altre cinque aree: molo Marullo-Croce di Mare, Croce di Mare-Punta Mazza, Punta Mazza-‘Ngonia Tono, ‘Ngonia Tono-Grotta Polifemo e Grotta Polifemo-Torrente Mela. Nella prima, che ospita due pontili galleggianti e due campi boe (Tennis e vela e Alla boa), oltre al mantenimento delle concessioni già rilasciate, si indica la previsione del porto turistico localizzato dal Consiglio comunale nello specchio acqueo compreso tra il molo Marullo e l’area antistate la chiesa di San Giacomo, ubicazione che – si legge – rispecchia le previsioni del vigente strumento urbanistico. Per quanto riguarda il borgo di Vaccarella, esso prevede che il tratto di arenile posto tra la chiesa di Santa Maria Maggiore e l’inizio della strada Panoramica sia destinato ad alaggio imbarcazioni da pesca. A Croce di mare invece è stato localizzato un Punto ristoro, lasciando la spiaggia alla pubblica fruizione. Nell’area sino a Punta Mazza invece il Piano, per esigenze di salvaguardia ambientale, data l’evidente valenza paesaggistica, esclude ogni ulteriore utilizzo delle aree demaniali per iniziative connesse ad attività di tipo privatistico. Stesso discorso e per le stesse motivazioni, nessuna previsione d’attività, nella zona, caratterizzata in prevalenza da scogliera rocciosa, della parte che “gira” sino al Tono. Chiaramente questa zona – che prosegue sino allo svincolo dell’asse viario di Ponente – è quella turisticamente più appetibile. È già sede di diversi lidi e di un’area attrezzata al servizio di una struttura alberghiera e pertanto, anche in considerazione del consistente sviluppo lineare della riviera, è quella maggiormente interessata dalle indicazioni del Pudm. Nello specifico i tecnici hanno previsto l’insediamento di altre strutture, punti di ristoro con annesse aree attrezzate per lo svolgimento di attività sportive, oltre alle opere pubbliche (viabilità pedonale, parcheggi, aree verdi) che si spera di poter realizzare con l’intervento di riqualificazione ambientale che il Comune spera di riprendere e portare a compimento dopo quanto fatto con i fondi Pios; anche l’area successiva al depuratore, dove pure è presente un lido, sarà interessata da previsioni di investimenti e tra le novità c’è finalmente anche una zona destinata ai camperisti: tutte le opere che si andranno a realizzare sarà di natura privata attraverso il rilascio di apposita concessione da parte del Comune che dovrebbe – secondo le ultime previsioni normative – assumere tale funzione in luogo della Regione. Nel Piano sono inserite anche prescrizioni per il rispetto del decoro e dell’estetica di tutte le opere annesse e connesse alle strutture che si intenderanno realizzare proprio per rispettare qualsiasi dettaglio ed evitare diversificazioni che andrebbero solo a danneggiare l’immagine della località.
Foti Rodrigo