«Il pane è il simbolo della condivisione. Condividere il pane con chi non ne ha è il più alto esempio di integrazione. Abbiamo pensato che un campo di grano da mietere, tutti insieme, fosse il miglior modo di celebrare la giornata mondiale del rifugiato. Mietere il grano a mano, trebbiare come una volta, mangiare il pane fatto a mano nel campo stesso che ha prodotto il grano per la farina e, soprattutto, farlo insieme a rifugiati, ai volontari e agli operatori del progetto Sprar, ha un grandissimo valore simbolico. Tutto il mondo in un campo. La terra madre dà i frutti agli uomini che hanno solo l’obbligo di coltivarla e condividere». Così ˗ spiegano gli organizzatori ˗ a Camini, amministrazione comunale, Eurocoop “Jungi mundu” e Sprar, venerdì 29 giugno celebrano la “Giornata mondiale del rifugiato” 2018.
Il programma prevede, nel corso della mattinata, la mietitura e trebbiatura del grano, la preparazione del pane a cura di beneficiari, volontari e operatori del progetto Sprar; alle 19.00, in Piazza Municipio, riflessioni sul tema con l’intervento di amministratori e responsabili del progetto Sprar del territorio. Infine, condivisione del pane.