Prosegue l’impegno dell’Amministrazione comunale sul fronte del Teatro Vittorio Emanuele, a cominciare dal lavoro per reperire le risorse necessarie, nel costruendo bilancio di previsione 2018/2020, per il ripristino del contributo del Comune alle attività dell’EAR, previsto dalla legge istitutiva. “Pur trattandosi di un contributo quasi mai concesso negli ultimi quindici anni – sottolinea l’assessore alla Cultura, Federico Alagna, – ad esclusione dei 50 mila euro del 2004 e dei 100 mila euro del 2013, e nonostante le difficoltà finanziarie del Comune, il nostro impegno è massimo su questo fronte. Non abbiamo nessuna pendenza con l’Ente Teatro né alcun obbligo in merito alla somma da versare, a differenza di quanto afferma qualcuno, non essendo mai stato quantificato il contributo previsto dalla legge istitutiva.
Ma vogliamo fare comunque il possibile e l’impossibile per trovare le risorse necessarie, in maniera congrua alla situazione di difficoltà in cui versa l’EAR, come precisa scelta politica a sostegno del principale teatro della nostra città”. A seguito all’incontro tenutosi con il neo assessore regionale, Sandro Pappalardo, lo scorso 8 gennaio, l’Amministrazione sta inoltre monitorando, di concerto con i vertici dell’EAR, la questione del contributo FURS, rispetto alla quale lo stesso Teatro ha prodotto la documentazione supplementare che gli era stata richiesta. “Siamo soddisfatti – prosegue l’assessore Alagna – di queste nuove interlocuzioni, tanto sui contributi FURS, quanto sulla questione del personale, e attendiamo fiduciosi le determinazioni della Regione, alla luce degli impegni assunti. Appare chiaro, però, che tutto questo da solo non basti. Anche riuscendo a concedere il contributo comunale, la cui quantificazione, nelle rare volte in cui è stato concesso, è sempre stata poco più che simbolica, l’elemento di vera, reale e profonda criticità per ciò che concerne la situazione finanziaria dell’EAR, continua a risiedere nella progressiva diminuzione di fondi ben più consistenti, ovvero il contributo ordinario stanziato dalla Regione, passato dai 7.328 mila euro del 2010 ai 2.904 mila del 2018. Vale a dire 4.424 mila euro in meno nel giro di otto anni. Ci aspettiamo – conclude Alagna – un’inversione di rotta su questo fronte, anche alla luce dell’evidente iniquità nel raffronto tra il contributo ordinario regionale pro capite destinato alla nostra città e quello concesso a Catania e a Palermo, rispettivamente 14, 21 e 24 euro/abitante”. Tutti questi aspetti saranno oggetto di interlocuzione tra l’Amministrazione comunale, l’Ente Teatro e la Giunta regionale nelle prossime settimane.