accorinti88In riferimento alla nota dello scorso 12 dicembre della Femca-Cisl sulla proposta di variazione di Statuto dell’AMAM, attualmente in discussione nelle sedute di Consiglio comunale, il sindaco, Renato Accorinti, e l’assessore alle Società Partecipate, Guido Signorino, rispondono che: “Nell’accogliere positivamente il parere circa l’apertura di spazi di democrazia partecipativa di cui all’art. 24 del nuovo Statuto in esame presso il Consiglio comunale, dopo essere stato approvato dalla Giunta oramai lo scorso 18 luglio e quindi dal C.d.A. di AMAM il 2 agosto, dobbiamo comunque obbiettare per quanto concerne il presunto allarme da Voi lanciato. Infatti, nello specifico della vostra affermazione circa la ‘bizzarria’ concernente la parte riguardante il vincolo territoriale di competenza della società per lo svolgimento del servizio idrico integrato, corre obbligo rilevare la totale infondatezza di quanto da voi affermato. Non esistono infatti articoli dello Statuto variato dove ci sia affermato quanto da voi sostenuto. Le uniche varianti riportate negli articoli 1 e 3 concernono infatti solo l’affermazione che AMAM può essere posseduta solo da soci pubblici. E al riguardo che può svolgere il servizio idrico integrato, affidato in regime di house providing, non fuori dalla competenza territoriale del socio pubblico che detiene il controllo societario. Poiché nulla osta che il Comune di Messina, una volta che il Piano d’Ambito dell’ATI MESSINA individui AMAM come la società che possa gestire il servizio per l’intero ambito composto da 108 Comuni, ceda quote della società (art. 6) agli stessi Comuni per consentire l’affidamento in regime di house providing nell’intero territorio di competenza, la previsione di cui all’art. 3 continuerà ad essere soddisfatta. La Giunta, adottando con deliberazione n. 635 del 12 settembre la proposta di ‘revisione straordinaria’ delle società partecipate, attualmente in discussione in Consiglio, ha prospettato per AMAM proprio lo scenario futuro di divenire gestore del S.I.I. per l’intera area metropolitana ovvero per l’intero ambito idrico e su questo scenario la stessa AMAM, come da Piano Operativo Annuale 2017, sta predisponendo il Piano Operativo Triennale 2018-2020. L’Amministrazione ha anche predisposto apposito atto (propedeutico ai sensi della normativa regionale) con il quale si riconosce la natura di azienda in house providing del gestore. Dunque, una volta che il Piano d’Ambito avrà individuato l’AMAM come società di gestione per l’Ambito Idrico, il Comune potrà cedere parte delle sue quote per consentire l’affidamento del servizio su scala metropolitana, e ciò in piena sintonia con le variazioni di Statuto di cui si discute. È questo l’indirizzo – concludono Accorinti e Signorino – che questa Amministrazione intende perseguire con le proposte sottoposte all’esame del Consiglio”.

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