Consegnata al Sottosegretario la lettera di Patrizia Lombardo e ribadita al Presidente di Anas Spa Gianni Vittorio Armani la necessità di avviare al più presto i lavori per l’ammodernamento della S.S..106 tra Sibari e Roseto.
Il Presidente dell’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” ha partecipato ieri alla prima giornata del “Cantiere Calabria” presso l’Università della Calabria per l’iniziativa programmata dall’Amministrazione Regionale e finalizzata a rendicontare i primi due anni di lavoro. Nello specifico il nostro Presidente Fabio Pugliese ha assistito all’ultimo dei dibattiti: quello sulle infrastrutture.
Alla fine del confronto interessante e importante è emersa la determinazione del Governo Nazionale di voler realizzare l’ammodernamento della S.S.106 tra Sibari e Roseto, 38 chilometri che uniranno Sibari a Taranto e, quindi, al corridoio adriatico per un investimento di 1,2 miliardi di euro ma anche ulteriori 600 milioni di euro (450 provenienti dal Contratto di Programma di Anas Spa e 150 dal CIPE), per la Sibari – Crotone.
Il Presidente dell’Associazione Fabio Pugliese ha avuto modo di incontrare e colloquiare con il Sottosegretario alle Infrastrutture Umberto Del Basso De Caro a cui ha consegnato la lettera che Patrizia Lombardo, sorella di Carmala Lombardo di 51 anni, deceduta lo scorso 30 luglio a Ardore (RC), ha inviato al Ministro Graziano Delrio. Il Sottosegretario ha promesso al Presidente Fabio Pugliese di consegnare la lettera personalmente al Ministro.
Il Presidente Pugliese di seguito ha avuto modo di confrontarsi anche con il Presidente di Anas Spa Gianni Vittorio Armani al quale ha voluto rivolgere i complimenti per il lavoro svolto dai suoi uomini in Calabria e, soprattutto, ha inteso rappresentargli la necessità che al più presto siano avviate le operazioni di esproprio e quindi la cantierizzazione per l’ammodernamento della S.S.106 in Calabria.
«Sono da sempre convinto – ha dichiarata Fabio Pugliese – che il Presidente dell’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” deve operare per primo, insieme ad ogni volontario dell’Associazione, affinché si ottengano fatti concreti sulla strada Statale 106. Sono altrettanto convinto che i fatti possono essere ottenuti solo con il confronto con le Istituzioni e le forze politiche responsabili di questo Paese con le quali sia possibile costruire un cambiamento reale e sostanziale ma soprattutto migliore per l’interesse generale. Gli incontri di oggi vanno in questa direzione e mi ritengo molto soddisfatto poiché sono certo che essi siano stati molto proficui».
«Consegnare – conclude Pugliese – la lettera di una donna che ha perso sua sorella sulla S.S.106 neanche due mesi fa, al Sottosegretario alle Infrastrutture mi ha molto emozionato poiché sono anche convinto che l’Associazione deve essere portavoce di ciò che pensano e provano quanti hanno sofferto e soffrono per colpa della “strada della morte”. Possiamo e dobbiamo essere la loro voce e certamente non ci sottrarremo mai da questo importante compito».