In campo alle 20.45: i due tecnici confermano le formazioni previste. Per l’Italia rientra Abate, Del Bosque non schiera Torres e conferma Fabregas. La formazione spagnola è la stessa che affrontato gli azzurri nella gara inaugurale del girone finita 1-1. Risuonano a Kiev gli inni nazionali, Buffon lo canta a squarciagola, come sempre. Partiti.
L’Italia parte all’attacco, il primo tiro è di Pirlo, servito da Cassano. Ma la palla va fuori.
Cassano lotta, ma la difesa spagnola e rocciosa e riparte. La Spagna riparte e fa subito paura con i suoi fraseggi.
Iniesta e Fabregas dialogano a memoria. De Rossi è costretto al fallo. Sergio Ramos su punizione da 30 metri calcia alto. Pericolosa ancora la Spagna con Silva. Calcio d’angolo: Ramos di testa, ma è alto. Ora la Roja sta schiacciando gli azzurri nella loro metà campo. Il possesso palla è lungo e snervante.
Tiro pericolosissimo di Xavi su assist di Fabregas, la Spagna aumenta il ritmo. La difesa azzurra non riesce a prendere le misure. Ma in contropiede possiamo dargli molto fastidio.
Gol di testa di Silva su assist di Fabregas. Azione fulminante di Fabregas che si libera di Chiellini e crossa al centro imbeccando il trequartista.
Ma l’Italia c’è. Prima una punizione di Pirlo deviata, poi due occasioni pericolose su corner, ma Casillas e i difensori iberici di testa sventano. Sulla fascia sinistra Fabregas fa impazzire Chiellini, che accusa un dolore al ginocchio e chiede il cambio. Entra Balzaretti. L’Italia prova a reagire con un cross di Abate, ma gli spagnoli ripartono con il solito Fabregas. Ammonito Piqué per un’entrataccia su Cassano.
Silva, Fabregas e Iniesta, un trio che crea il panico davanti. Controffensiva azzurra: Balzaretti mette in area, Casillas sventa. Gran palla di De Rossi per Cassano che tira debole al centro senza impensierire il portiere spagnolo.
Palleggi a centrocampo, poche idee e cross telefonati, la Spagna addormenta la partita, l’Italia prova a risvegliarla, ma non è facile. Cassano tira una bomba da fuori, ma Casillas respinge con i pugni.
Tocchetti e passaggi stretti, la Spagna appena si avvicina all’area fa davvero paura.
L’Italia alleggerisce e riparte. Balotelli spara alto sopra la traversa.
Spagna letale, Jordi Alva raddoppia dopo una discesa formidabile di Silva. L’Italia accusa il colpo. Si chiude il primo tempo sul 2-0.
Nell’intervallo Prandelli pensa ai cambi. Potrebbe entrare Diamanti.
Inizia il secondo tempo. Subito un’occasione per Di Natale di testa, entrato per Cassano. La Spagna però negli spazi stretti è micidiale: Buffon salva un gol quasi fatto. La Spagna reclama un rigore per un presunto intervento di mano di Bonucci.
Occasione d’oro per Di Natale solo davanti a Casillas, ma il portierone spagnolo neutralizza. L’Italia ci prova, ma per ora le idee sono poco chiare. Esce Montolivo entra Thiago Motta.
Appena entrato Thiago Motta si strappa ed è costretto a uscire. Italia rimane in 10, perché ha finito i cambi. Le speranze di recuperare sono sempre più vane, ci vorrebbe un miracolo. Ma la Spagna continua con il possesso palla. Si sentono solo i tifosi della Roja ora. Esce Fabregas sepolto dagli applausi. La Spagna fa accademia, gli azzurri sono stremati.
Arriva il colpo di grazia: lo assesta Torres. 3-0.
Ma non è finita. Mata firma il 4-0. Poker spagnolo. E il quinto provano a farlo di tacco. E’ finita Spagna campione d’europa per la seconda volta consecutiva. Del Bosque entra nella storia: ha vinto due europei e un mondiale.
Redazione online
Fonte: www.corriere.it