L’iniziativa venerdì 23 giugno nella Sala Consiliare. Questa mattina, nell’aula consiliare di Palazzo dei Leoni, si è svolto il convegno sulla riserva naturale orientata “Laguna di Capo Peloro” dal titolo “Geologia ed evoluzione del sistema lagunare – Habitat ad elevata biodiversità – un patrimonio naturalistico da valorizzare”.
L’Avv. Maria Angela Caponetti, Segretario generale della Città Metropolitana di Messina, Ente gestore dell’area protetta, ha portato i saluti del Sindaco Metropolitano, Renato Accorinti e del Commissario straordinario dott. Filippo Romano, sottolineando l’impegno dell’Ente nelle tre aree protette gestite dall’ex Provincia: la laguna di Capo Peloro, la riserva delle Felci e dei Porri di Salina e quella dei laghetti di Marinello, oltre alle competenze di monitoraggio e tutela dell’ambiente su tutto il territorio provinciale.
Al centro degli interventi dei relatori, gli aspetti paleogeografici dello Stretto di Messina che, come evidenziato da un recente studio dell’ENEA, fino a ventimila anni fa era un istmo, che nel periodo del disgelo con la violenta tracimazione delle acque da un mare all’altro è stato eroso, arrivando rapidamente ad assumere l’aspetto attuale. In tale periodo gli esperti ipotizzano la nascita della laguna , come depressione creata da un movimento tellurico.
E’ stato quindi posto l’accento sulla difficoltà di gestire una realtà composita nella quale insistono competenze di parecchi Enti e l’esigenza di trovare un punto di mediazione per conciliare interessi, apparentemente contrapposti, come la tutela dell’ambiente e della straordinaria biodiversità con le attività economiche e la forte antropizzazione dei luoghi.
Un altro argomento di particolare interesse e problematicità evidenziato dalle relazioni è stato il monitoraggio delle acque; in modo particolare è stata evidenziata la necessità di controlli costanti per un’azione pronta ed efficace.
I lavori coordinati dalla dott.ssa Domenica Lucchesi, dell’Arpa Sicilia, sono stati conclusi dalla dott.ssa Maria Letizia Molino, direttrice delle riserve naturali e dell’ing. Armando Cappadonia, dirigente del settore ambiente, che hanno sottolineato che la tutela dell’ambiente debba essere attuata oltre che attraverso i controlli e, ove necessario, la repressione, soprattutto con il coinvolgimento della gente.