Creare a Soverato il polo dei “circondari” con autonomia provinciale. Questa l’idea del capogruppo dell’Udc in consiglio comunale, nonché vice coordinatore regionale Anci giovani, Vittorio Sica, che, ormai, da anni combatte per fare in modo che la sua idea possa diventare una realtà per l’intero comprensorio del basso Jonio soveratese. Enormi i benefici e le ricadute economiche e occupazionali che ne deriverebbero, per non parlare dello snellimento burocratico per le diverse pratiche a favore dei cittadini. In proposito, Sica caparbio più che mai, ha annunciato di organizzare un incontro “ad hoc” con i responsabili dei diversi “circondari” già istituiti in Italia, per sensibilizzare la classe politica cittadina sull’urgenza di concretizzare il progetto. «Ritengo sia giusto e necessario – ha affermato – affrontare la discussione sul coordinamento in modo più ampio. Prima di tutto, escludendo “in toto” la politica e i partiti, secondariamente guardando a trecentosessanta gradi l’intero territorio comprensoriale. Sicuramente, il nostro territorio ha delle potenzialità inespresse. Problema che potrebbe trovare una soluzione attraverso un coordinamento nel quale partecipino tutti i Comuni del comprensorio, ovvero un’unione costruttiva e non tecnica che faccia riferimento alle risorse più importanti che dispone il territorio. Si tratta di creare una sorta di “provincia nella provincia”, un Circondario che vede i ventisette Comuni del basso Jonio cooperare tra di loro, per poter decidere al posto dell’amministrazione provinciale, le scelte da effettuare per il territorio. Il soveratese – sottolinea Sica – deve avere un ruolo di punta in tutto il territorio regionale, in questa fase che riguarda le scelte decisive per il futuro, mediante l’attuazione di due distinti percorsi: uno a livello regionale e l’altro a livello comunale. Proporremo ai singoli comuni di percorrere questa strada istituendo un assessorato “ad hoc” che avrà il compito di coordinare l’attività politica tra i Comuni del comprensorio, cosicché alla richiesta della base possa corrispondere un disegno di legge portato avanti a livello regionale. Le competenze cardine – rimarca Sica – che si otterranno con questo tipo di “disegno”, saranno quelle relative ai trasporti, alla viabilità, al turismo. Il ragionamento parte dalla mia peculiare realtà amministrativa e cioè dalla zona del Soveratese, che in questi anni è sembrata abbandonata a se stessa. Anche il territorio del lamentino si è sentito trascurato tanto da far nascere spinte centrifughe, al punto da provocare il nascere di associazioni o comitati con il fine di costituire una nuova provincia. Nulla di male si intende, – sottolinea Sica – ma credo che frammentare ulteriormente il territorio voglia dire indebolirsi aumentando i costi di apparato e dividendo le realtà sociali e culturali che fanno ricca la nostra terra. Il fenomeno si estende anche all’area della sibaritide in provincia di Cosenza e a quella della locride in provincia di Reggio Calabria, zone che rivendicano analoghe prerogative. Possiamo dire che in tutta la regione mal si conciliano ormai gli apparati amministrativi concepiti decenni fa con le attuali esigenze portate dal progresso, dalle nuove esigenze e dalla globalizzazione. Proprio per questi motivi, prima di parlare di rilancio turistico e quant’altro è indispensabile istituire i circondari, che in altre realtà d’Italia sono già operativi con risultati eccellenti».
Gazzetta del Sud del 5.3.2010 (Foto dal web)