Nota diffusa da Alessandro Campisi, Consigliere municipalità “Barriera-Canalicchio-Ognina-Picanello” sul problema “della prostituzione nella II municipalità”: <<La situazione, legata alla prostituzione, che la municipalità di “Ognina-Picanello-Barriera-Canalicchio” deve affrontare ogni giorno è altamente esplosiva. Il sottoscritto Alessandro Campisi con la collega Adriana Patella, entrambi consiglieri della circoscrizione di “Picanello-Ognina-Barriera-Canalicchio”, vogliamo ringraziare le forze dell’ordine per i controlli straordinari eseguiti in questi giorni sul viale Ulisse ma, allo stesso tempo, chiediamo un piano di recupero di queste aree che, oltre alla circonvallazione, riguardano piazza Mancini Battaglia e il lungomare. Territori dove, appena si fa buio, diventano alcove a cielo aperto. Il tutto sotto lo sguardo delle famiglie che passeggiano e dei pendolari che ritornano a casa. Fino a quando dovremo assistere a tutto questo degrado? “ Il concentrare energie e risorse su una politica interamente improntata sulla repressione non può portare a nessun risultato duraturo- afferma Campisi- le lucciole torneranno in pochi giorni sui nostri marciapiedi e il viavai di clienti continuerà imperterrito. Ecco perchè diventa fondamentale coinvolgere, oltre alle forze dell’ordine, le associazioni e le onlus che operano in questo contesto”. Le prostitute infatti sono il terminale ultimo di un mercato del sesso che nasconde un mondo fatto di emarginazione e sfruttamento. “Potenziare i controlli oppure posizionare una pattuglia ad ogni angolo della circonvallazione non può andare- sottolinea la consigliera Adriana Patella- le lucciole si sposterebbero di poche centinaia di metri e il problema verrebbe temporaneamente nascosto agli occhi delle persone. Occorre, quindi, colpire i clienti che alimentano questo turpe mercato e aiutare le ragazze, ridotte a schiave, a rifarsi una vita al riparo dai loro aguzzini. Su molte prostitute pende un decreto di allontanamento ma, alla fine, ritornano nello stesso marciapiede nel giro di poche settimane e con una nuova denuncia a loro carico”.>>