Nel corso dell’ultimo weekend i Carabinieri della Compagnia di Gioia Tauro, diretti dal Tenente Gabriele Lombardo, nell’ambito dei normali servizi di controllo del territorio, hanno arrestato complessivamente tre persone.
In particolare:
- Nella giornata di domenica 02 aprile, a Gioia Tauro (Rc), presso lo stadio comunale, i militari della locale Stazione Carabinieri, nel corso servizio di un servizio di ordine pubblico in occasione dell’incontro di calcio “Real Gioia Tauro-USD Mammola”, valevole per il campionato di prima categoria Girone D, anno 2016/2017, traevano in arresto, in flagranza di reato, P. Antonino, trentaseienne del luogo, perché, sebbene in atto gravato da “divieto di accesso alle manifestazioni sportive” (daspo) emesso dal Questore di Reggio Calabria il 10 dicembre 2014 per la durata di 03 (tre) anni, veniva riconosciuto dai militari operanti all’interno degli spogliatoi, in completa tenuta ginnica e pronto per giocare la partita. Pertanto i Carabinieri, sapendo che lo stesso fosse gravato da DASPO, lo bloccavano immediatamente e lo conducevano presso la locale Caserma ove veniva dichiarato in arresto per aver violato il provvedimento del Daspo cui era sottoposto. L’arrestato, ultimate le formalità di rito, veniva tradotto presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari, in attesa del rito direttissimo che avrà luogo nella giornata di oggi presso il Tribunale di Palmi.
- Nella notte di ieri 3 aprile, a San Ferdinando (Rc), in località marina di Rosarno, i militari della locale Stazione Carabinieri, nel corso di una normale pattuglia notturna, traevano in arresto, in flagranza di reato, S. Filippo Alessandro, ventinovenne del luogo, e V. Giuseppe, di ventisei anni, perché resisi responsabili di furto aggravato in concorso. Nello specifico i due venivano intercettati a bordo di una Fiat Panda con all’interno nr. 22 infissi in alluminio risultati asportati poco prima da villaggio “La Ginestra” di Nicotera Marina (VV). Il materiale provento di furto veniva sottoposto a sequestro in attesa della successiva restituzione all’avente diritto. Gli arrestati, ultimate le formalità di rito, sono stati tradotti presso le rispettive abitazioni in regime di arresti domiciliari, in attesa della celebrazione del rito direttissimo a disposizione dell’A.G. competente.