I Comuni di Guardavalle, Santa Caterina dello Ionio e Monasterace nell’anno2008, hanno concordato e raggiunto l’intesa di addivenire alla redazione del Piano Strutturale Associato (denominato P.S.A.) e relativo Regolamento Edilizio Urbanistico (di seguito, denominato REU), ai sensi e per gli effetti della Legge Urbanistica Regionale 16.04.2002 n. 19 e succ. modif. ed integrazioni, individuando nel Comune di Guardavalle l’Ente capofila al quale demandare ogni e qualsiasi attività inerente e conseguente il procedimento amministrativo.
L’Ente Regione ha provveduto ad erogare in favore dei predetti
Comuni che hanno inteso addivenire, in forma associata, alla redazione di un P.S.A., un finanziamento pari ad € 46.697,54 riconosciuti con Decreto n° 13515 del 17.09.2007;
Con nota prot. 3748 del 14.09.2015, a seguito degli avvicendamenti delle varie Amministrazioni succedutesi nel tempo, il Sindaco del Comune di Guardavalle comunicava al Comune di Monasterace l’avvio del procedimento di scioglimento della convenzione in essere in quanto, dopo una serie di incontri, era emersa da parte dei rappresentanti del comune di Monasterace di rimettere in discussione le scelte sinora adottate e condivise. Nella nota citata veniva espressamente dichiarato che il comportamento del Comune di Monasterace era di ostacolo alla prosecuzione dell’iter amministrativo.
Nella seduta del Consiglio Comunale N. 4 DEL 19/01/2017 è stato deliberato, tra le altre cose, di:
1. Formalizzare l’estromissione del Comune di Monasterace dal Piano Strutturale Associato (P.S.A.) che vede interessati i Comuni di Guardavalle e Santa Caterina dello Ionio;
2. Di dare atto che per effetto di quanto sopra rimane valida ed efficace la convenzione tra i Comuni di Guardavalle e Santa Caterina dello Ionio;
3. Demandare all’Ufficio del Piano l’espletamento di ogni e qualsiasi ulteriore adempimento di natura tecnica e amministrativa inerente e conseguente l’avvenuta adozione del presente deliberato, ai fini della definizione positiva del procedimento che deve condurre all’approvazione definitiva, da parte degli Enti interessati, del P.S.A. e relativo R.E.U..
Ecco di seguito, gli interventi in sede di Consiglio da parte degli intervenuti:
Consigliere Purri: “preciso come all’epoca in cui fu prevista ed approvata la convenzione con il Comune di Monasterace avessi già espresso parere negativo per una serie di ragioni afferenti al differente sviluppo di Guardavalle più vicino al Comune di Santa Caterina che a quello di Monasterace. E’ presumibile che ogni comune ragionando in modo individualistico avrebbe voluto tante cose. So che per la redazione del PSC è stato erogato un contributo della Regione Calabria di 40.000 euro nel mentre la spesa fino ad oggi sostenuta, escluse le spese tecniche ammonta a circa 100 mila euro e che il Comune di Monasterace avrebbe dovuto fare un rimborso. Chiedo se è così”
Consigliere Caristo: “Si è cosi”
Consigliere Purri: “Chiedo come mai all’incontro citato dal sindaco siano stati invitati solo i consiglieri di maggioranza e la minoranza non è stata inclusa. Questo non è condivisibile Voglio ribadire questo concetto, le cose del comune sono cose pubbliche e non private. Di conseguenza per il futuro desidererei essere invitato potendo dare il mio contributo. Credo inoltre che essendo in pochi potrebbe ben essere garantita la presenza dei consiglieri di minoranza. Voglio capire se c’è questo tavolo di confronto con la Regione, il fatto che fuoriusciamo dalla convenzione con il Comune di Monasterace, fra l’altro fuori provincia, dobbiamo rimborsare alla regione e se è così dobbiamo prevedere questo rimborso e comunque recuperare quanto dovuto dal comune di Monasterace. Dobbiamo capire a cosa andiamo incontro. Per i resto lo scioglimento nel merito mi trova d’accordo perche non ci sono le condizioni”.
Sindaco: “Tranquillizzo circa la restituzione abbiamo parlato con il dirigente della regione e ci ha comunicato informalmente che non dobbiamo restituire nulla. Relativamente al mancato invito della minoranza si è determinato perché non si trattava di discutere nel merito ma della sola estromissione del comune di Monasterace. Vero è che abbiamo fatto una serie di riunioni inutili che non hanno portato a nulla Penso sia necessario l’intervento del vice sindaco che ha seguito passo dopo passo la vicenda”
Consigliere Montepaone: Eravamo stati buoni profeti quanto abbiamo costituito l’associazione, Eravamo contrari perché lo sviluppo territoriale al quale tutti tendiamo deve tenere comunque conto dei territori stessi. I nodi si sono trovati nella darsena, nella zona industriale, ecc. Eravamo contrari ed in una riunione avevamo espresso fermamente la nostra contrarietà. Il nostro sviluppo è stato guidato da una ben determinata politica . Sono passati però otto anni e non abbiamo fatto nessun passo avanti. La minoranza comunque doveva essere convocata. Questo problema è stato affrontato sotto la gestione del dott. Tedesco e con l’allora Sindaco di Monasterace. Comunque fra quelli che non volevano la fuoriuscita c’era l’attuale sindaco. L’unica riunione alla quale siamo stati convocati è stata quella in cui ci è stata comunicata la volontà di fuoriuscire ma mai siamo stati messi al corrente delle lettere interlocutorie. Relativamente alle spese anche a me viene il dubbio perché queste non saranno più fra tre comuni ma fra due e allora c’è da chiedersi se il compenso tecnico rimane invariato io per quanto mi riguarda sono come ero prima cioè di fare il piano solo con il comune di Santa Caterina però ho i miei dubbi soprattutto, ad esempio sull’equilibrio normativo se può essere traslato su due comuni e poi l’aspetto della spesa. Propongo quindi di ritirare il punto pur dopo una ampia discussione”
Consigliere Tedesco: Sono stato il Sindaco protagonista di questa vicenda perché c’era stata una legge nazionale che dava la possibilità ai comuni di decidere un diverso sviluppo del comprensorio e non del singolo comune. Si è parlato per un secolo di PRG a Guardavalle che è quello che abbiamo che non è aggiornato e non è piu idoneo ed è uno strumento urbanistico che risponde ad altra logica . Una volta al PRG l’aula era piena di tecnici tutti interessati ed all’epoca sono stati spesi molti soldi per tecnici, sottotecnici, poi cambiati. Faccio autocritica per quel periodo. Nella sintesi alla luce del nuovo modo di prosecuzione, quella di ieri è stata un fallimento. Era data questa novità dalla regione, che dava anche un contributo a chi riusciva ad associarsi per programmare con la nuova logica.
Questa novità che veniva dalla regione e che io ho gestito pensavo fosse una cosa positiva. Con il sindaco di Monasterace sin dall’inizio abbiamo avuto difficoltà e benché avessimo fatto decine e decine di iniziative pubbliche, Forza Italia non ha mai partecipato come non partecipò ad apposita commissione consiliare che fu costituita. Così come quando abbiamo preso piazza De Andrè Forza Italia non fu presente anzi si allontanò e ciò risulta dagli atti amministrativi. Ricordo che si allontanarono anche alcuni della maggioranza. Ritornando all’ordine del giorno le difficoltà ci furono dall’inizio.
I problemi erano di carattere sostanziale l’idea dei tecnici di Monasterace era differente da quella dei sindaci di Guardavalle e Santa Caterina. C’erano concezione di sviluppo diverse ed è questa la motivazione che dovrebbero emergere perché Monasterace non ha colto la bontà di questo nuovo modo di programmare. Ad esempio nei Comuni di Guardavalle e S.Caterina la costruzione delle case non è necessaria al contrario del Comune di Monasterace che la ritiene essenziale. Nei tempi c’è stata una cultura della cosa sbagliata e penso che i professionisti che redigono il piano hanno posto problemi interessanti e nuovi. La scelta dello sviluppo è una scelta del Consiglio Comunale concepita con tutti i Cittadini, le associazioni, ecc. lo sviluppo non è un solo problema dei politici ma interessa tutti e non ci possono essere forze politiche che non partecipano alla discussione ma è un obbligo perché fra un anno questa amministrazione avrà fine ed in un anno non avremo fatto il PSA.
Il Comune di Monasterace deve restituire dei soldi perché il lavoro è stato fatto quasi tutto. A Monasterace non interessa il PSA né a noi tocca criticare, noi abbiamo posto delle regole che non vanno bene per Monasterace e questo conferma che Monasterace non era un buon partner. Ma non possiamo dire che questo ritardo sebbene Monasterace vi abbia in gran parte contribuito sia solo colpa sua. Ora il sindaco deve risolvere un problema più importante per poter concludere il procedimento.
Consigliere Caristo: Vorrei che ragionassimo non sul piano della polemica ma sul piano della risoluzione del problema perché è un argomento importante. Quando abbiamo cominciato a parlare di piano strutturale non avevamo più le zone B-A ecc. ma di valutazione strategica, quindi perseguiamo un progetto ambizioso. Nel 2010 abbiamo approvato le linee guida su un lavoro che non eravamo abituati a fare. Nell’ultimo incontro in Regione noi siamo una delle forme di associazione ad avviso della conferenza di piano sulla normativa e non sulla sostanza del piano che ha raggiunto un equilibrio normativo fra le istituzioni Provincia e Regioni. Poi sono ricominciati i problemi con Monasterace che ha sempre manifestato la volontà di uscire senza però prendere l’iniziativa quindi per noi si è reso necessario questo passo. Io invito il consiglio a ragionare su questo, noi staremo allerta sugli aspetti contabili. Andando avanti dovrà rivedersi l’aspetto economico. Noi dobbiamo mettere alle strette il Comune di Monasterace. Ciò che vuole il comune di Monasterace del resto non è nemmeno normativamente possibile. Non lo è dal punto di vista tecnico normativo. Ad oggi l’Assessorato all’Urbanistica è disponibile a supportare i piccoli comuni per la conclusione del procedimento e l’adozione del piano Quindi invito ad affrontare la problematica. A noi manca poco quindi occorre prendere la decisione.
Consigliere Montepaone: fermo restando che nessuno vuole fare strumentalizzazioni però permetteteci di dire che non è possibile di minimizzare la non necessità della minoranza perché il rispetto del Consigliere comunale è necessario al di là di aspetti personali. Se il piano è stato predisposto nelle linee guida e prevede anche Monasterace, ora non deve essere rivisto? Sebbene nel rispetto delle norme regionali.
Sindaco: i tecnici porteranno a termine il lavoro e lo adegueranno.
Consigliere Montepaone: allora il piano non è pronto perché va modificato alle esigenze dei due comuni allora questo lavoro chi lo pagherà?
Consigliere Caristo: in proporzione alla popolazione ed al territorio ma allo stato dell’arte tutti i correttivi ci potevano essere anche se fosse rimasto Monasterace.
Consigliere Montepaone: Chiedo quali sono gli effetti economici dell’estromissione di Monasterace.
Consigliere Tedesco: I tecnici hanno lavorato fino ad ora per tra comuni. Il problema che Guardavalle deve risolvere è il problema dello stallo.
Si passa alle dichiarazioni di voto richieste dai consiglieri.
Consigliere Montepaone: Così come espressomi negli anni precedenti per la non presenza del Comune di Monasterace sono favorevole all’esclusione così come proposta dal Sindaco nella sua relazione e per le motivazioni che la stessa riporta. Esprimo dubbi sulla procedura che saranno avviate dal punto di vista finanziario per pagare l’equipe dei tecnici avendo gli stessi partecipato e aggiudicato la redazione del piano per l’importo offerto che riguardava tre comuni. Invito il sindaco e l’Amministrazione a munirsi della comunicazione scritta da parte della regione per come affermato dal sindaco stesso su una eventualità negativa di ripetizione di somme della regione stessa
Consigliere Purri: Credo andava fatta una valutazione più attenta e ciò ha un senso perché la bozza è stata approvata e bisogna fare la nuova aerofotogrammetria, così la Vas, così il regolamento edilizio. Occorre aggiornare perché vanno recuperate altre linee di sviluppo. Bisognava approfondire perché queste attività vanno pagate cambia tutto quindi quella bozza non serve più. Concludo. Sono favorevole anche se da parte dell’Amministrazione non si molto valutato l’aspetto dei futuri passi che dovranno fare Guardavalle e S. Caterina Consigliere
Consigliere Tedesco: Il gruppo PD vota favorevole alla delibera per escludere il Comune di Monasterace dalla Associazione per la realizzazione del PSA insieme ai comuni di Guardavalle e S. Caterina in quanto nel corso di questo anno per come ha precisato il sindaco nella sua relazione introduttiva è stato il comune di Monasterace a non aver ottemperato al pagamento della sua quota ed essere stato responsabile dei ritardi fino ad oggi nel corso degli incontri avvenuti sia già con il sindaco precedente che con l’attuale fra i quali ci sono state sempre delle posizioni contrarie ed opposte e non condivisibili in base alle regole dettate dalla Regione Calabria. Pertanto il comune di Monasterace ha assunto posizioni contrarie e diverse rispetto alle linee guida tant’è che l’ultimo atto di approvazione della bozza di piano è stato approvato solo formalmente ma non condiviso nei fatti. Di fatto il comune di Monasterace si autoesclude per ciò non può continuare ad impedire al Comune di Guardavalle ed a quello di S.Caterina di continuare a portare a termine il lavoro del PSA. Pertanto si ribadisce il voto favorevole.
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- Verbale: Delibera_CC_4_PSA_ESTROMISSIONE_COMUNE_DI__MONASTERACE
- Relazione del Sindaco Giuseppe Ussia : allegato_C_C_4_relazione_PSA