Nei giorni scorsi, i Carabinieri della Stazione di Messina Tremestieri hanno arrestato Vittorio C. (pluripregiudicato per rapina, associazione di tipo mafioso, omicidio, furto, estorsione e porto abusivo e detenzione armi classe 1964) e Paolo D. D. (messinese, classe 1969), colpiti da ordine di carcerazione emesso dall’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Messina.
Vittorio C. è tenuto ad espiare una pena di anni 4 e mesi 5 e giorni 20 di reclusione, mentre Paolo D. D. dovrà scontare anni 1, mesi 5 e giorni 8 di reclusione, poiché riconosciuti colpevoli – insieme ad un terzo complice – dei reati di associazione a delinquere ed estorsione aggravata dal metodo mafioso, commessi a Capo d’Orlando (Me) nel settembre e nell’ottobre del 2014.
E’ stato invece tratto in arresto dai militari della Stazione di Bordonaro Roberto P., pregiudicato messinese classe 1979, in esecuzione di ordine di carcerazione emesso dall’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Messina.
Il ragazzo dovrà espiare la pena di anni 7 di reclusione poiché riconosciuto colpevole del reati di estorsione, commesso a Messina nell’ottobre del 2009.
Roberto P., all’epoca Sorvegliato Speciale, aveva simulato – insieme ad un complice – un incidente, pretendendo poi 500 euro da un malcapitato automobilista scelto come bersaglio. Le indagini erano state avviate subito dopo la denuncia della vittima, che disperato si era rivolto ai carabinieri della Stazione di Messina Gazzi che sono riusciti ad arrestare in flagranza i due malviventi.
Questi i fatti: Roberto P., in sella ad una Vespa Piaggio, dopo avere affiancato l’automobilista, ha simulato un incidente pretendendo dalla vittima l’immediato risarcimento del presunto danno subìto. La richiesta è stata di 500 euro per sistemare la situazione, minacciando di percosse la vittima in caso di rifiuto. I carabinieri hanno quindi deciso di far scattare la trappola ed il pomeriggio del giorno successivo hanno assistito alla cessione della somma dall’automobilista a Roberto P., che attendeva la vittima insieme al proprio complice nel luogo concordato per la consegna del denaro. Appena incassati i soldi, è scattato il blitz dei militari, che hanno messo le manette ai polsi dei due uomini, traendoli in arresto in flagranza di reato per estorsione in concorso.
Come disposto dai rispettivi provvedimenti emessi dall’Autorità Giudiziaria, i tre uomini sono stati ristretti presso la Casa Circondariale di Messina Gazzi.