Il TAR del Lazio, con sentenza dello scorso 8 novembre 2016, ha rigettato il ricorso presentato dalla ditta “Nautic Service” per l’annullamento delle procedure di acquisizione della maggioranza delle quote del capitale della “Porto delle Grazie S.r.l.” da parte del Comune di Roccella Ionica.
La questione, come si ricorderà, fu al centro di dure polemiche politiche nel corso dell’estate del 2015 che interessarono anche le due Camere del Parlamento. Il senatore Massimo Cervellini e l’onorevole Enza Bruno Bossio, infatti, denunciarono in quella sede la presunta illegittimità della procedura di vendita delle quote messa in piedi da “Invitalia Spa”, arrivando a sostenere la mancanza di legittimazione da parte del Comune di Roccella all’acquisto delle suddette quote.
La sentenza in questione non solo dà conto della correttezza dell’operato dell’Amministrazione Comunale in carica, di quelle che l’hanno preceduta e della assoluta pretestuosità delle ragioni dedotte dalla ditta ricorrente, ma mette in luce l’infondatezza, peraltro già immediatamente evidente, delle polemiche politiche innescate dal movimento di opposizione Roccella Bene Comune e pedissequamente riprese dai due parlamentari, primi firmatari di due interrogazioni presentate nel 2015. Interrogazioni che, tra l’altro, non hanno avuto, ancora ad oggi, alcuna risposta.
È molto probabile che nei prossimi mesi si cercheranno altre e nuove strade per bloccare il processo di sviluppo del porto di Roccella che si è splendidamente avviato. Chi vorrà percorrerle troverà sempre la nostra assoluta determinazione a difendere l’interesse dei cittadini di Roccella e della Locride alla finalizzazione pubblica dei vantaggi derivanti dalla gestione del porto “Delle Grazie”.