E’ successo alle prime ore del 19 u.s. Sull’utenza 112 è pervenuta una richiesta d’aiuto da parte di due donne, spaventate, dall’accento straniero che chiedevano disperatamente l’intervento dei carabinieri. Le due donne, di nazionalità marocchina, erano state svegliate nel cuore della notte dal suono insistente del campanello di casa. Alla porta un uomo che imprecava, urlava e bussava con forza quasi a voler sfondare l’ingresso.
Preso coraggio e scese in strada per capire di cosa si trattasse si sono ritrovate di fronte l’uomo, che successivamente scopriranno essere un loro connazionale che non avevano mai visto prima, armato di pistola, che le minacciava cercando un approccio fisico. Spaventate riuscivano, nonostante tutto, a chiedere aiuto. Mentre una delle due, infatti, cercava di distrarre l’uomo in evidente stato di alterazione psico-fisica che nella circostanza la colpiva ripetutamente e tentava di palpeggiarla, l’altra riusciva a chiamare l’utenza di emergenza 112.
I militari dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Lamezia Terme si fiondavano quindi sul posto a sirene spiegate e, giunti presso l’abitazione delle donne, sita in località Nicastro, intervenivano prontamente bloccando l’uomo che, nel frattempo si era disfatto dell’arma. Messe in sicurezza le due giovani straniere e trasportate in ospedale per le dovute cure, i militari riuscivano, su indicazione delle stesse, a rintracciare presso la propria abitazione l’uomo che, poco prima, aveva portato via la pistola dal luogo dell’accaduto. Quest’ultimo, nonostante l’insistenza dei militari operanti, apriva la porta della propria abitazione solo dopo svariati minuti, fattore che ha portato a pensare che stesse celando qualcosa.
Ed infatti, dopo un’accurata perquisizione locale, è stata rinvenuta, opportunamente occultata in un secchio, l’arma utilizzata in precedenza per minacciare le due donne, una pistola a salve di proprietà dell’italiano. Syaf Mohammed cl. ’91, pertanto, veniva tratto in arresto per “tentata violenza sessuale aggravata e lesioni personali” mentre l’italiano, proprietario dell’arma, denunciato in stato di libertà per “favoreggiamento personale”. In data odierna, a seguito di convalida, al Syaf è stata applicata la misura cautelare della custodia in carcere.