I temi legati al complesso rapporto sorveglianza/vigilanza per la tutela della salute nei luoghi di lavoro, saranno affrontati nel corso della giornata formativa che si svolgerà mercoledì 16 novembre, con inizio alle ore 9:00, nella sala convegni “Giunone”, edificio uffici amministrativi, in via Arturo Perugini, Lamezia Terme.
L’evento è stato organizzato dall’unità operativa Formazione e Qualità, diretta dalla dott.ssa Clementina Fittante, con la responsabilità scientifica della dott.ssa Emma Anna Rita Ciconte, direttore SPISAL (Servizio di Prevenzione, Igiene e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro) dell’ASP di Catanzaro, in collaborazione e con il patrocinio della SIMLII – Società Italiana di Medicina del Lavoro ed Igiene Industriale e Clinica del Lavoro, Sez. Siculo-Calabra.
L’iniziativa è rivolta ai medici di Medicina del Lavoro, Igiene e sanità pubblica, Igiene alimenti, ai tecnici della Prevenzione, veterinari e infermieri del dipartimento di Prevenzione.
Com’è noto, le attività di tutela della salute e della sicurezza del lavoro, ai sensi del D. Lgs. 81/08 e successive modifiche e integrazioni, sono soggette all’attività di Vigilanza, come dettagliatamente disposto dall’art. 13 stesso Decreto. La vigilanza sull’applicazione della legislazione in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro è svolta dalla Azienda Sanitaria Locale competente per territorio e, per quanto di specifica competenza, dal Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco, nonché per il settore minerario dal Ministero dello sviluppo economico, e per le industrie estrattive di seconda categoria e le acque minerali e termali dalle Regioni e Province autonome di Trento e di Bolzano, le quali ultime provvedono nell’ambito delle proprie competenze, secondo quanto previsto dai rispettivi ordinamenti.
Nei luoghi di lavoro delle Forze armate, delle Forze di polizia e dei Vigili del Fuoco la vigilanza sulla applicazione della legislazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro è svolta esclusivamente dai servizi sanitari e tecnici istituiti presso le predette amministrazioni.
In uno scenario normativo così complesso ed articolato per competenze ed attribuzioni, i Medici competenti che svolgono i compiti e le funzioni di cui all’art. 25 del D. Lgs. 81/08 e s.m.i. sono pertanto soggetti ai compiti di vigilanza di molteplici autorità pubbliche, in un contesto operativo di estrema delicatezza per la rilevanza della materia trattata, per le responsabilità professionali di natura penale, civile ed amministrativa nonché per i complessi risvolti di tipo sanzionatorio e risarcitorio.