Nei giorni scorsi, gli Agenti del Nucleo Volanti della Questura di Reggio Calabria hanno arrestato in flagranza di reato un 34enne Marocchino per il reato di maltrattamenti contro i propri familiari.
Gli uomini della Polizia di Stato, intervenuti a seguito di diverse segnalazioni sull’utenza 113, hanno accertato che, poco prima del loro arrivo, una giovane donna di nazionalità marocchina era stata aggredita dal marito connazionale. L’uomo si era allontanato dall’abitazione dopo aver aggredito la moglie con calci e pugni, distruggendo, altresì, diverse suppellettili tra cui un televisore, sotto gli occhi attoniti dei due figli minori, di 1 e 5 anni. Successivamente, l’aggressore è ritornato in casa continuando ad inveire contro la moglie, tentando nuovamente di aggredirla. Non vi riusciva grazie al tempestivo intervento degli operatori della Volante che lo immobilizzavano, vanificando i suoi intenti violenti. Condotto in Questura, l’uomo è stato arrestato per il reato di reiterati maltrattamenti contro i familiari, aggravati dal fatto di averli commessi alla presenza dei figli minori. All’esito del giudizio per direttissima, tenutosi nella giornata di ieri, l’A.G. competente ha convalidato l’arresto e disposto per l’uomo il regime degli arresti domiciliari.
Anche questo intervento per violenza domestica è stato gestito dal personale della Polizia di Stato utilizzando il protocollo operativo E.V.A., acronimo di “Esame delle Violenze Agite”. Tale protocollo consente l’ottimale gestione degli interventi per liti in famiglia grazie all’accesso ad una check-list da cui emergono specifici “indicatori” di violenza domestica, con la preziosa possibilità di raccordare i singoli episodi di violenza e, dunque, ricostruire l’eventuale abitualità del reato di maltrattamenti in famiglia. Ciò consente, nei casi di flagranza di reato, l’arresto obbligatorio dell’autore delle condotte violente.