“Il governo regionale provveda con urgenza a un nuovo riassetto organizzativo dell’area archeologica di Alesa (Halaesa Arconidea) a Tusa, creando un apposito ente, agile e snello, preposto unicamente alla salvaguardia, alla gestione tecnica e alla promozione turistica di questo importante sito”.
Lo dichiara l’esponente dell’opposizione all’Ars Nello Musumeci che ha presentato un’interrogazione al presidente della Regione e all’assessore ai Beni e alle Attività culturali, nella quale sottolinea come l’area, pur essendo uno dei più importanti siti archeologici siciliani, sia stata finora tenuta ingiustamente al di fuori dei circuiti del turismo culturale del Messinese.
“Gli scavi fino ad oggi eseguiti – sottolinea Musumeci – hanno riportato alla luce l’intera struttura muraria e alcune zone abitative di questa importante città fondata dai Greci nel 403 A.C. All’interno della zona archeologica è stato realizzato l’Antiquarium nel quale sono esposti gli importanti reperti, anche epigrafici, rinvenuti nello spazio dell’agorà. A seguito dell’abrogazione del Parco Archeologico dei Nebrodi occidentali, la Soprintendenza ai Beni culturali di Messina ha ritenuto di affidare la gestione dell’area scavi e dell’Antiquarium al Museo delle tradizioni silvo-pastorali di Mistretta”.
“Appare evidente – conclude – come una struttura di così grande importanza nel campo dell’archeologia non possa essere gestita, sia dal punto di vista tecnico che turistico, da una pur prestigiosa istituzione museale ma con competenze e finalità assai diverse da quelle richieste da un’area di interesse archeologico. Da qui l’urgenza di un intervento che possa far decollare il sito sotto il profilo della gestione e della valorizzazione turistica”.