Proseguono senza sosta le attività di controllo lungo la filiera ittica disposte dal Centro Controllo Area Pesca del Reparto operativo della Direzione Marittima di Reggio Calabria.
Nelle prime ore del pomeriggio di ieri giovedì 7 aprile, personale dell’Ufficio Locale Marittimo di Villa San Giovanni congiuntamente al personale della Capitaneria di Porto di Reggio Calabria, nell’ambito di controlli mirati a prevenire la pesca e la commercializzazione abusiva di novellame, ha effettuato alcuni controlli a mezzi adibiti al trasporto di prodotti ittici. Durante un accertamento ad un furgone pronti ad imbarcarsi per la Sicilia presso gli imbarchi di Villa San Giovanni, i militari hanno rinvenuto rispettivamente 90 cassette di polistirolo contenenti novellame di sarda, più comunemente chiamato “bianchetto”, per un totale di circa 450 kg.
Trattasi di un ulteriore quantitativo di novellame sequestrato nella Calabria, che avrebbe potuto fruttare nel florido mercato siciliano circa 13.000 Euro.
L’ autista del mezzo, residente a Messina e già noto alle forze dell’ordine, è stato identificato e deferito in stato di libertà alla Autorità Giudiziaria di Reggio Calabria, mentre l’intero prodotto ittico è stato posto sotto sequestro penale.
Dopo la certificazione del dirigente medico veterinario competente del servizio veterinario Area “B” della locale ASP 5 Dott. Matteo Sidari, che ne ha attestato l’idoneità al consumo umano e l’autorizzazione del magistrato di turno della Procura della Repubblica di Reggio Calabria Dott. Angelo GAGLIOTI, tutto il prodotto è stato donato in beneficenza a 6 istituti caritatevoli locali per il successivo consumo presso le mense degli stessi, trasformando, così, una condotta non conforme alle vigente disposizioni normative, in un gesto a favore dei soggetti più bisognosi.
Dopo quest’ultimo sequestro dall’inizio dell’anno 2016 il quantitativo di novellame di sarda sequestrato dai militari della Capitaneria di porto di Reggio Calabria e dal personale dipendente ammonta a circa 5 tonnellate.
Garantire la tutela del cittadino quale consumatore finale, del patrimonio ittico nazionale prevenendo l’immissione sul mercato di alimenti non in regola con la normativa vigente è l’obiettivo principale che il Corpo delle Capitanerie si prefigge di ottenere.
Pertanto, i controlli alla filiera della pesca da parte di tutto il personale della Guardia Costiera calabrese proseguiranno con tolleranza zero verso coloro che di fatto effettuano attività illecite ed in special modo verso coloro che effettuano con scelleratezza la pesca di prodotti ittici sotto la misura minima, fatto che comporta di fatto un depauperamento della fauna ittica con gravi ripercussioni per lo sforzo di pesca nazionale.