La Giunta municipale ha approvato il Piano triennale anticorruzione 2016-2018, che contiene anche il codice di comportamento degli amministratori e dei dipendenti. L’obiettivo è quello di perseguire la legalità e la trasparenza per dare sostanza al principio costituzionale di buon andamento della pubblica amministrazione. Si tratta di un provvedimento adottato in ottemperanza alla legge 190/2012, n°265, “Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nella pubblica amministrazione”. Il documento, predisposto dal segretario generale Maria Riva, è un atto amministrativo concreto che persegue gli obiettivi di imparzialità, efficienza ed efficacia della pubblica amministrazione, e contiene anche una valutazione dell’esposizione degli uffici al rischio corruzione, oltre all’indicazione di tutti gli interventi volti a prevenire e contrastare il rischio stesso individuando norme, responsabili e principali aree a rischio. A vigilare sarà lo stesso segretario generale, che il sindaco ha nominato “Responsabile della prevenzione e della corruzione”.
“Una decisa inversione di rotta per assicurare la massima trasparenza delle informazioni e per organizzare al meglio la macchina comunale in modo da dare risposte certe alle legittime aspettative dei cittadini. – ha evidenziato la dottoressa Riva – Adempimenti importanti che danno senso e valore alla funzione dell’ente pubblico sia sotto il profilo organizzativo che nella trasparenza”. Con questa delibera – ha aggiunto il sindaco Giovanni Formica – l’Amministrazione comunale si dota di un altro strumento di legalità e trasparenza della macchina di governo comunale. Il piano è uno strumento di organizzazione indispensabile per mappare tutti i processi che si svolgono nell’Ente. Per recuperare il grave ritardo accumulato dal Comune di Milazzo abbiamo previsto che il primo aggiornamento sia fatto già entro giugno 2016. L’obiettivo dell’Amministrazione è di dare certezza ai cittadini sui tempi dei procedimenti; di assicurare il rigoroso rispetto cronologico nell’adozione delle pratiche ed avere la tracciabilità dei flussi documentali. Anche noi dobbiamo entrare nell’era informatica. E’ inaccettabile che con gli strumenti, che la tecnologia ci mette a disposizione, nel nostro ente si lavori ancora con la carta. E’ una sfida che dobbiamo raccogliere e vincere. Ne va della qualità della vita dei cittadini”.
Foti Rodrigo