Stefania Giannini ministro istruzione 2016Sembra essere scarsa e difettosa la dizione della lingua italiana e dei nomi di luoghi e persone. Utilizzare attori nelle scuole e nelle aziende di comunicazione.  Per l’esatta dizione delle parole e per educare alla comunicazione.  Una lettera-proposta alla ministra Giannini, ai Rettori delle Università, ai network, ai politici. L’Università delle Generazioni ha inviato una lettera alla ministra della Pubblica istruzione Stefania Giannini (pure nella sua qualità di linguista e glottologa), ai Rettori delle Università italiane, ai politici (specialmente a Deputati e Senatori), ai sindacati degli attori, alle scuole di teatro e alla stampa italiana ed estera per proporre l’introduzione di attori professionisti nelle scuole per educare gli alunni alla più esatta dizione delle parole, mentre esorta i network (specialmente quelli della comunicazione in voce radiotelevisiva) ad evitare che i conduttori dei telegiornali e delle trasmissioni di intrattenimento storpino (come sempre più spesso purtroppo accade) nomi di persone e di luoghi geografici provocando un effetto deleterio sugli ascoltatori, specialmente sugli interessati.

parlare bene in pubblico al microfonoTra i destinatari di questa lettera-proposta figurano pure scuole teatrali molisane, come quella della compagnia stabile del Molise, diretta dall’attrice agnonese Paola Cerimele, ma anche quella di “Teatro-azione” di Caterina Mannello e Giorgio Cardinali di Roma e l’associazione nazionale fonici del doppiaggio. Infatti, secondo l’Università delle Generazioni, si tratta di formare nel corretto parlare tutti i cittadini, ma soprattutto i personaggi pubblici come i politici e coloro i quali fanno della comunicazione verbale (parole e gesti) la loro principale professione o il mezzo per interloquire nel migliore dei modi.

“Negli Stati Uniti e in altre nazioni – ricorda Domenico Lanciano, responsabile dell’associazione culturale agnonese – tutti i cittadini vengono educati già nella scuola (ed alcuni si perfezionano in appositi corsi) ad essere disinvolti nel parlare bene davanti al pubblico, dimostrando di essere padroni della lingua e della comunicazione sociale. E’ quanto mai strano che proprio in Italia (che è stata la patria dell’arte oratoria, dell’eloquenza, della retorica già nel Sud della Magna Grecia con Empedocle e poi a Roma con Cicerone) siamo carenti in un aspetto che è importante per dialogare ma anche per persuadere e vendere”.

 Redatto da Domenico Lanciano

LETTERA-PROPOSTA ESATTA DIZIONE E COMUNICAZIONE LINGUISTICA 10 febbraio 2016 Domenico Lanciano

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