La Polizia di Stato sottopone a fermo di indiziato di delitto un reggino di 34 anni. Nella serata del 22 gennaio u.s., a conclusione di serrate indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Reggio Calabria, la Polizia di Stato ha sottoposto a fermo di indiziato di delitto C. Filippo, reggino di 34 anni, con precedenti di polizia per intestazione fittizia di beni e corse clandestine di cavalli. L’uomo è gravemente indiziato di aver tentato di uccidere, la sera precedente, un coetaneo di origini marocchine, domiciliato a Reggio Calabria, esplodendo un colpo di arma da fuoco che ha attinto la vittima all’addome.
Lo straniero – che non corre pericolo di vita – è stato ricoverato presso gli Ospedali Riuniti di Reggio Calabria dove è stato sottoposto ad intervento chirurgico per l’estrazione del proiettile e le altre cure del caso.
Gli investigatori della Sezione Omicidi della Squadra Mobile di Reggio Calabria – allertati dai colleghi della Centrale Operativa della Questura, dove era giunta la segnalazione del ferimento del marocchino a mezzo colpi di arma da fuoco – individuavano l’autore del delitto dopo un’attenta ricostruzione della dinamica dell’azione delittuosa sulla base di numerose audizioni rese difficoltose dalla iniziale reticenza della vittima e dalla mancanza di collaborazione della moglie e dei suoi familiari, anch’essi di origini marocchine.
Le contraddizioni testimoniali, emerse nel corso dell’attività istruttoria esperita in conseguenza del verificarsi del fatto di sangue, consentivano agli inquirenti di orientare le indagini verso l’ambiente della vittima, fortemente caratterizzato da episodi di maltrattamenti in famiglia che avevano determinato, negli ultimi mesi, la separazione di fatto dei coniugi marocchini e l’avvicinarsi della donna a C. Filippo con il quale aveva stretto amicizia, presto sfociata in una relazione sentimentale.
Dagli accertamenti eseguiti della Squadra Mobile è emerso che il C. F. aveva tentato di uccidere il marocchino esplodendogli un colpo di penna pistola in un luogo isolato del quartiere Gebbione dove l’aveva condotto con un pretesto.
Raggiunta l’abitazione dei suoceri, non distante dal luogo in cui era stato ferito, il trentacinquenne marocchino veniva soccorso dalla moglie e dai suoi familiari e condotto in ospedale a bordo di un’ambulanza.
In accoglimento della richiesta avanzata dalla Procura della Repubblica di Reggio Calabria, a termine delle attività istruttorie, il Giudice per le Indagini Preliminari presso il locale Tribunale, in data odierna, ha convalido il fermo eseguito dalla Squadra Mobile il 22 gennaio a carico di C. Filippo e ha disposto la misura cautelare della custodia in carcere nei confronti dello stesso.