AlmafolkDall’intreccio tra musica popolare calabrese e techno nasce il remix di “Psycho Tarantella” degli Almafolk. Un’originale fusione dal ritmo travolgente firmata dal dj Ten Words (Salvo La Menza) e dalla band di Guardavalle (Cz). Un insolito incontro tra generi molto distanti che convince e conquista l’olandese Black Hole Recording, la maggiore etichetta indipendente di musica techno nel mondo. «Questa tappa importante segna un passaggio decisivo, nella musica, dalla “contaminazione” tra generi alla “mescolanza” degli stessi, andando nella direzione delle trasversalità. Una dimensione in cui la musica popolare può esprimere al massimo la propria dirompente vitalità». A parlare è Paolo Dossena, patron di CNI Unite, casa discografica che produce è ha prodotto il meglio della musica world Italiana e internazionale e che in Calabria ha prodotto gruppi come i Marvanza, i Tarantproject, Cavallaro, Loccisano e lo stesso Domenico Sisto. «Penso agli anni Novanta e alle contaminazioni cui abbiamo dato vita con straordinari risultati. Penso ad Almamegretta, che abbiamo portato via da un’angusta stanza dove suonavano a Napoli per interagire con band inglesi; oppure ai Sud Sound System, musica e testi recuperati tra reggae e Dub, e ancora Enzo Avitabile, dalla dimensione blues, jazz all’apertura sulla world music… Solo alcuni esempi di “contaminazione”, di successi dirompenti, nati da un’idea di musica in cui le radici popolari giocano un ruolo novo, forte. Oggi vogliamo fare un passaggio ulteriore, mescolando i generi» continua Dossena. Un’idea che prende forma con il brano degli Almafolk, tratto dal loro nuovo album, “Volamu li vesti”, un ritorno alla dimensione pura del folk ma con il sapore fresco dell’innovazione. Un lavoro realizzato con la produzione di Domenico Sisto, musicista e manager della CNI Unite, che affianca Dossena nello sviluppo di un progetto più ampio sulla musica popolare italiana. Come la collaborazione con la cantante e attrice genovese Roberta Alloisio e Luis Bacalov, in un affascinante percorso sulle tracce del tango dalle radici alla diffusione nel mondo grazie agli immigrati liguri. A farsi catturare dalle potenzialità techno di Psycho Tarantella è stato per primo Salvo La Menza, dj di origine siciliana che vive a Milano e si occupa appunto di techno e house. Il dj di origine siciliana che vive a Milano, con passione e professionalità, ha lavorato al remix poi acquisito dalla Black Hole e oggi disponibile in versione Vocal e Dub, adatta a club e dj. Una scelta coraggiosa per il colosso della discografia di settore che proietta “Almafolk” in una dimensione musicale poliedrica. Per la band questo appena uscito è il secondo album dopo “Luna Tunda” del 2012. «Rigettiamo la ghettizzante divisione tra musica colta ed extra-colta; esistono solo generi differenti. Classica, popolare, techno e house. Ed è su questa trasversalità che si rilancia il futuro della musica, attraverso linguaggi moderni che sappiano parlare alle nuove generazioni, veicolando però la potenza creativa della musica popolare. Come accade con il remix di Ten Words e Almafolk – sottolinea Dossena – L’obiettivo è Berlino, il cuore pulsante della cultura europea e poi New York, l’internazionalizzazione della musica popolare». E conclude: «La musica popolare italiana è vibrante, ma lo è in particolare quella del sud, appassionata, coinvolgente, con tutte le caratteristiche per arrivare al grande pubblico, anche a quello che per sua natura e formazione è distante, come potrebbe essere quello della musica techno. Non vogliamo che la musica popolare rimanga confinata alla notte della taranta e al folklore. La musica popolare ha ancora potenzialità enormi che possono e devono trovare una strada nuova».

Fonte: Oggi sul Garantista a firma Mariateresa D’agostino

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