Per la Calabria esposta l’opera artistica del Reverendo Antonio Rotondo, conservata nella Casa della Cultura di Palmi. Il Presidente della Regione Mario Oliverio ha partecipato nel pomeriggio all’inaugurazione della mostra “Presepi d’Italia – Le tradizioni regionali al Quirinale”, presso il Palazzo del Quirinale, che ospita quest’anno la raccolta dei Presepi di tutte le Regioni italiane. Una iniziativa volta a far conoscere e valorizzare le tradizioni culturali, storiche e artistiche delle varie Regioni durante il periodo delle festività natalizie, ma anche occasione per rappresentare l’unità del nostro Paese, attraverso la pluralità delle sue espressioni. La mostra, inaugurata alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, accoglie ventuno presepi artistici, di varie epoche, provenienti da tutte le Regioni italiane e dalle Province autonome di Trento e Bolzano. Il presepe allestito dalla Regione Calabria è stato presentato dal Presidente Oliverio che ne ha sottolineato il significativo valore artistico. In continuità con le tradizioni locali, venne ideato e modellato negli anni ’50 dal Reverendo Antonio Rotondo, storico e musicista, oltre che abile scultore e plastificatore, nato a Fiumefreddo Bruzio nel 1883. L’opera, conservata presso la Casa della Cultura di Palmi, consta, nel suo complesso, di oltre un centinaio di figure realizzate in terracotta policroma, eseguite con sensibilità d’artista e freschezza narrativa, che rappresentano il vero significato della nascita del Redentore nella storia dell’umanità: l’affrancamento dal peccato e la speranza di salvezza. Il suo racconto del Natale, infatti, è quello di una voce colta che traduce in vernacolo l’evento ed allestisce per lo spettatore una scena nella quale trovano posto i vari personaggi, vestiti dei costumi della Calabria, che, ricevuto l’annuncio, sono venuti ad adorare il Figlio mostrato agli uomini da una Vergine di delicata bellezza. Oltre la scena della natività, notevole è il gruppo scultoreo denominato “il sussurro dell’Angelo”: un Angelo modellato con straordinaria perizia si piega dolcemente su un pastore ancora addormentato e al suo orecchio sussurra la lieta novella, è giunto il tempo di levarsi e abbandonare l’uomo vecchio perché è giunto un tempo nuovo, quello dell’Annuncio che è promessa di salvezza. Un insieme scultoreo e coreografico complesso- ha spiegato il Presidente della Regione- , altamente significativo della profonda concettualità delle tradizioni religiose calabresi. La mostra che espone anche il presepe proveniente dalla Calabria sarà visitabile per alcuni giorni: 18, 23, 28 e 29 dicembre 2015, 4 e 5 gennaio 2016. L’ingresso è gratuito.