Vittoria_PiccoloSabato 5 settembre, alle ore 18,30, a Villa Piccolo, presso il centro culturale Bent Parodi di Belsito (Strada Statale 113, km. 109) inaugurazione della mostra di dipinti di Vittoria Piccolo Cupane: saranno esposte 50 opere inedite della pittrice messinese e si terrà un incontro sul sintetismo surrealista, neosimbolista adottato dall’artista. Introduce Franco Valenti, del comitato scientifico della Fondazione Famiglia Piccolo di Calanovella. Ingresso libero.

La pittrice Vittoria Piccolo Cupane è nata a Messina nel 1965, ma la famiglia è di origine ficarrese, ove lei ha ereditato delle proprietà immobiliari, terreni e fabbricati. Il così detto palazzo baronale Piccolo Cupane, risalente al ‘600 , nel centro di Ficarra è suo. E’ importante precisare che il ramo aristocratico dei Piccolo Ficarresi a cavallo dell’800 si divise in due tronconi: i Piccolo Cupane ed i Piccolo di Calanovella (ramo del poeta Lucio Piccolo). Essi infatti possiedono medesimo stemma araldico, risalente al XV sec.

Sin da bambina, amava disegnare con gli acquarelli. Ha dipinto per 30 anni senza mai aver esposto le sue tele, molte delle quali sono di grande valenza artistica. Nel 2014, dopo una visita di Vittorio Sgarbi per visionare i quadri nella sua villa antica di campagna, ed a seguito dell’invito di alcuni membri del comitato scientifico della Fondazione Famiglia Piccolo di Capo d’Orlando, si è decisa ad esporre i quadri.

È figlia di matematici: il padre Ugo Piccolo, professore di matematica a Messina; la madre, Cora Robiolio, di origine piemontese ma nata ad Imperia, anch’ella insegnate di matematica e donna di cultura poliedrica. Vittoria venne indirizzata verso studi scientifici (liceo Scientifico), ma lei, dopo qualche anno, andò dove la portava il cuore, cioè, la passione per l’arte figurativa. Si iscrisse all’Istituto Statale d’Arte di Firenze. Ottenuto il diploma, si trasferì a Roma, all’Istituto Europeo di Design. In sostanza ha disegnato e dipinto da sempre.

La mostra resterà a Villa Piccolo fino al 30 settembre.

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