“Un impegno forte, a tutti i livelli, per la ferrovia jonica. La politica nazionale deve ripensare i collegamenti da e per la calabria perchè il continuo depauperamento e soppressione dei treni e lo stato di abbandono delle stazioni esistenti, é allarmante. Una situazione che costringe le popolazioni della Costa Jonica, a muoversi, con mezzi propri, aumentando di conseguenza il traffico su quella strada statale 106 Jonica ormai tristemente nota a tutti come la “strada della morte”. Ad affermarlo la deputata calabrese, Dorina Bianchi.
” Fanno bene i cittadini ad indignarsi, a fare catena umana per difendere il proprio diritto alla mobilità come nella manifestazione organizzata a Soverato a cui hanno anche partecipato molti sindaci e rappresentanti dell’Associazione Ferrovie in Calabria.
La Jonica continua a vivere in un semi-limbo che va ormai avanti da più di dieci anni, durante i quali sono gradualmente spariti anche gli ultimi treni a lunga percorrenza.
Ci stiamo battendo fortemente perchè l’alta velocità arrivi in Calabria, sulla linea tirrenica, ed è quello che faremo anche sulla jonica, metafora delle due velocità su cui viaggia anche il Sud.
Basta ricordare che da Reggio Calabria a Sibari, all’incirca 350 km, si impiegano quasi quattro ore”.