(Adnkronos/Ign) – Il montepremi torna a tre cifre. Al momento è la vincita più alta tra le lotterie ‘concorrenti’ mondiali. Cento milioni di euro. E’ la cifra che il SuperEnalotto mette in palio per il ‘6’ nell’estrazione di questa sera e che vale attualmente il jackpot più alto al mondo. Le ‘concorrenti’ mondiali del gioco Sisal, riferisce Agipronews, sono infatti al momento distanti da questi traguardi: negli Stati Uniti il Megamillions pone sul piatto per il concorso di oggi l’equivalente in dollari di 56,1 milioni di euro. Il Powerball, altra munifica lotteria Usa, ha un jackpot di 35,1 milioni di euro, a disposizione per il turno di mercoledì. In mezzo ci sono i 43,1 milioni di euro in dote all’Euromillions, la lotteria interstatale praticata in nove Stati europei, per l’estrazione di venerdì prossimo. Così gli italiani studiano come centrare la magica sestina. ‘Lola’ e ‘Dado’ sono i nomi di fantasia che identificano i due sistemi ‘gemelli’ con cui si può provare la fortuna al Superenalotto nella ricevitoria di viale Rapisardi 422 a Catania. Non una qualunque, ricorda Agipronews, ma quella in cui il 23 ottobre 2008 fu centrato il ‘6’ da 100,7 milioni di euro. Ora, passando anche per la vincita da quasi 150 miloni di euro di Bagnone, siamo di nuovo a quelle cifre. “Non c’è ancora la ‘febbre’ delle giocate riscontrata la scorsa estate – dice Graziella Giunta, responsabile della ricevitoria posta nella periferia della città etnea – ma chiunque passa di qui ci prova, anche investendo un solo euro”. Agli avventori che ignorino che la ricevitoria è stata già baciata dalla dea bendata e che il jackpot è tornato a tre cifre, lo ricordano le locandine esposte nel locale, dove oltre alle giocate semplici (“prevalgono quelle da due euro con il Superstar”, spiega la titolare), c’è la possibilità di organizzarsi meglio in compagnia. “Abbiamo chiamato ‘Lola’ e ‘Dado’ i due sistemi da noi preparati – aggiunge la Giunta – da 7 euro a quota, per 10 persone, con più numeri Superstar. Sono due sistemi simili, cambiano ovviamente i numeri. E sta per arrivare il terzo sistema della famiglia che non abbiamo ancora battezzato”.