Riceviamo e pubblichiamo comunicato redatto dall’Ufficio Stampa dell’Associazione Dilettantistica Polisportiva “Tabitha”: <<Era il giorno 19 giugno dell’anno 1846 quando ad Hoboken in New Jersey si disputava il primo incontro di baseball, sport di squadra, rappresentato da due Team di 9 giocatori, che si affrontano per 9 Inning alternandosi in fase di attacco e difesa, in un campo da gioco che prende il nome di Diamante.
Ovviamente, questo è noto a tutti, infatti, nella nostra città, spinti dagli insegnamenti dei maestri, nel 2010 sorgeva un bellissimo campo da baseball con tanto di tribuna, spogliatoi e spazio per gli allenamenti.
Approdava a Reggio Calabria un sogno Americano, un’altra occasione buona per riattivare lo Sport nella nostra città, addirittura eravamo stati scelti dalla Federazione Italiana Baseball Softball per le selezioni sud della nazionale Under22 e Universitaria.
Peccato però, che per qualche problema tecnico le squadre nate per confrontarsi nei campionati di serie si ritrovavano a dover pagare un affitto di 100€ l’ora per potersi allenare facendo morire in poco tempo il Baseball in città.
Le scelte sono ovviamente discutibili, ma non è su questo che mi preme porre l’attenzione, quanto, piuttosto, comprendere il perché è stata permessa la distruzione di un ennesimo tentativo di aggregazione.
Quanti soldi sono stati spesi per costruire la struttura? E quanti ce ne vorranno per rimetterla in sesto?
Non mi stancherò mai di sostenere che lo sport è quel momento che mette d’accordo tutti, che unisce e aggrega gruppi di persone di vario genere, etnia e pensiero, è un momento in cui il tempo si ferma e i problemi vengono momentaneamente cancellati, è un’espressione d’ amore verso la propria squadra dove ci si difende come fratelli e si lotta come un vero popolo in rivoluzione, uniti non solo per la vittoria ma per il puro divertimento comune.
Ad oggi sono passati molti anni e leggendo della vittoria per il titolo Continentale dell’Italia Juniores di Baseball mi soffermo a riflettere che il nostro diamante è ancora lì, abbandonato come molte altre strutture a Reggio Calabria che ho già attenzionato in articoli precedenti, tra cui, il campo di Ciccarello, il Parco Caserta, (una perla che offrirebbe molti posti di lavoro in un periodo di piena crisi come questo) e la Pista Ciclabile, problematiche ancora irrisolte in città.
È notizia di pochi giorni fa, quella che vede il nostro Sindaco G. Falcomatà, recarsi a Roma a difendere la Reggina e lo Sport Reggino, ha avuto infatti un incontro con il direttore nazionale del CONI Malagò con il quale vorrebbe instaurare un filo diretto Coni – Comune.
Pertanto chiedo a Lei, SINDACO:
“in questa città, dove a volte la trasparenza viene meno, vorrei sapere quali sono le priorità nel mondo dello sport reggino e soprattutto che progetti ha per le strutture sopra citate?”
Sindaco Le pongo questa domanda con l’animo di chi Considera e Vive lo Sport come linfa vitale di una città e con la convinzione che, se ce ne prendiamo cura, riusciremo a far emergere giovani a livello nazionale aggregando ragazzi che altrimenti vivrebbero in strada, per non parlare poi delle opportunità lavorative che di conseguenza si verrebbero a creare, per questo Le chiedo di realizzare un Progetto che includa tutta la città per difendere e promuovere la riattivazione dello sport Reggino.
Facciamo tutti insieme un “Homerun” e buttiamo la palla della negatività Fuori Campo…per sempre!>>