Chi l’avrebbe mai immagginato che a Bovalino (RC), lo “sconfinato amore” per gli animali, soprattutto per quelli a quattro zampe, avrebbe potuto scatenare un effetto mediatico al di fuori di ogni ragionevole pensiero ?. E’ proprio questo ciò che sta accadendo da un paio di giorni nella cittadina jonica reggina; cioè da quando un gruppo di persone (perlopiù giovani) facenti parte del movimento animalista nato in maniera spontanea e denominato “cuore di cane”, ha preso di petto il problema del “randagismo” e sta tentando in tutti i modi di risolverlo per riportare finalmente la calma e la tranquillità in seno alla comunità bovalinese. Ricordiamo che l’allarme era scattato nel momento in cui i cani randagi si sono uniti in branco (sono circa 12/15 tra adulti e cuccioli) e vagano in giro per il paese senza una meta fissa creando nella comunità una normale preoccupazione. L’impegno di queste persone è in realtà “una missione”, l’obiettivo è quello di combattere ogni forma di violenza ed i soprusi nei confronti degli animali di qualsiasi specie e genere, chiedendone giustizia quando il caso lo richiede. Il movimento è molto radicato sul territorio e sta coinvolgendo in questa battaglia tutti…ma proprio tutti, compreso le istituzioni che finora hanno fatto orecchio da mercante giocando a rimpiattino di fronte alle proprie responsabilità. Tornando ai cani, c’è da dire che essi si muovono in branco e girano disorientati, impauriti, senza una meta fissa, in condizioni igieniche precarie e soprattutto senza nessuno che li accudisca. L’episodio che ha fatto traboccare la fatidica goccia dal vaso è stato il violento e vile attacco di qualche scellerato che, non avendo nulla di meglio da fare, ha pensato di risolvere da solo il problema accanendosi con violenza inaudita contro questi poveri e indifesi animali che hanno solo la colpa di essere stati abbandonati dai loro padroni. Eppure la salvaguardia degli animali oggi, anche se perfettibile, è una caratteristica peculiare che dà una pennellata di civiltà ad un paese che attualmente è ancora disorientato dal recente scioglimento del consiglio comunale, avvenuto proprio quando sembrava possibile un ritorno al voto per rimettere a posto le cose. Il cruento fatto non è passato ovviamente inosservato e, pertanto, gli esponenti del gruppo “cuore di cane” hanno immediatamente presentato “denuncia scritta” alla locale stazione dei Carabinieri per ufficializzare e stigmatizzare, al tempo stesso, il grave episodio. I responsabili del movimento hanno inoltre indirizzato ai primi cittadini di Bovalino (nella persona dei Commissari Straordinari) e di Sant’Ilario (Pasquale Brizzi) la richiesta per poter avere in concessione un pezzetto di terreno, possibilmente recintato, dove far sostare per un breve periodo ed in assoluta tranquillità i cani; ciò in attesa che venga ufficialmente indicato un ricovero dove poter creare loro una fissa dimora. Nel frattempo, a Bovalino sono comparsi i primi giornalisti ed operatori radiotelevisivi locali (l’emittente tv Telemia in testa, ed altre) ed è probabile che dell’accaduto se ne occupi anche qualche emittente di livello nazionale. Tutti hanno promesso di dare il giusto risalto alla vicenda affinchè atti del genere non abbiano più a ripetersi. E’ chiaro che la tematica affrontata, fino ad oggi, non aveva mai assunto connotati cosi violenti ed inoltre và precisato che essa investe non solo la sfera del mondo animale, ma si riflette anche sulla tranquillità e la salute pubblica dei cittadini. Ora il pallino passa nelle mani di chi ha le competenze e le responsabilità per dipanare la matassa; a tal proposito va ricordato che oltre al Comune, primo Ente direttamente interessato, c’è anche l’Asp (Azienda Sanitaria Provinciale) che ha il compito di intervenire in quanto è l’organo tecnico che supporta il comune nell’esecuzione delle attività medico-veterinarie e anagrafiche e sovraintende a tutta una serie di attività di vigilanza e controllo del rispetto delle normative vigenti in materia. A loro compete anche il “dovere” di provvedere alla realizzazione di interventi di educazione e sensibilizzazione, di formazione e informazione. In conclusione, è opportuno ricordare che chi è interessato a collaborare attivamente al fianco del movimento o vuole versare un contributo volontario a favore della causa, può farlo prendendo tutte le informazioni necessarie direttamente dalla pagina facebok CUORE DI CANE Gruppo pubblico. (Pasquale Rosaci)