DISTRIBUTORE-INCENDIATO“Siamo in presenza di un atto irresponsabile, per il quale necessitano indagini accurate. Ormai, se si esclude l’ipotesi dell’incendio casuale per il fatto che in precedenza altri danneggiamenti avevano interessato i distributori di bevande sistemati sui pianerottoli dei quattro piani dell’edificio, si ha a che fare con gruppi di delinquenti che con il loro atti inconsulti potrebbero provocare serie conseguenze a persone o cose ed è giusto attivare ogni azione di prevenzione e repressione di questi fenomeni, sia a livello investigativo che aziendale”. E’ la prima dichiarazione a caldo di Vincenzo Ursini – segretario provinciale di Catanzaro e portavoce regionale del Comparto sanità dell’Ugl – dopo aver preso visione dell’incendio appiccato da ignoti molto probabilmente tra sabato sera e questa notte, al distributore automatico di bevande allocato nell’atrio del vecchio presidio ospedaliero “Madonna dei Cieli” di Catanzaro, ora sede della Direzione generale dell’Asp e di quella dell’Azienda ospedaliera “Pugliese-Ciaccio”. “Questi fatti – ha aggiunto Vincenzo Ursini – non hanno certamente nulla a che fare con le proteste garbate dei dipendenti nei confronti del management aziendale verso il quale c’è stato sempre, da parte di tutti, un confronto serrato e sereno, ma a nostro avviso potrebbero essere riconducibili ad una micro-criminalità diffusa che identifica nelle azioni eclatanti il loro modo di essere e di imporsi sul territorio della città. Siamo sicuri – conclude il rappresentante dell’Ugl – che il lavoro silenzioso e attento degli inquirenti darà i suoi frutti e che i responsabili di questi atti saranno prima o poi individuati e processati”. “E’ indubbio – conclude Ursini – che la presenza di adeguati sistemi di videosorveglianza, anche a distanza, avrebbe reso meno facile l’azione dei delinquenti o quantomeno ne avrebbe limitato i movimenti all’interno e all’esterno della struttura. Ma qualora l’incendio fosse stato anche casuale avrebbe consentito di individuare con certezza la natura dello stesso e di chiedere il rimborso dei relativi danni alle compagnie assicuratrici. La presenza consistente di polveri contenenti residui di materiale plastico negli ambienti di lavoro, necessita ora la pulizia accurata da parte di una ditta specializzata di tutti gli ambienti e delle attrezzature (computer, scrivanie, armadi), a tutela dei dipendenti che hanno il diritto di essere messi in condizione di lavorare in ambienti salubri e sicuri”. L’incendio, scoperto questa mattina intorno alle ore 7, con l’arrivo dei primi dipendenti, ha sprigionato una densa fuligine che ha interessato tutti i piani della struttura, con conseguenze anche respiratorie per chi si apprestava ad accedere negli uffici. Sono immediatamente intervenuti i carabinieri che hanno presidiato i locali in attesa dei rilievi di rito.

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