L’assessore ai lavori pubblici, Sergio De Cola, in merito al crollo del soffitto all’istituto Nautico, dichiara che: “Recenti episodi hanno riportato l’attenzione sulla vetustà di molti immobili che ospitano le scuole comunali e sulla necessità di interventi che innanzitutto rendano sicuri gli edifici. A nessuno sfugge come sia prioritaria la manutenzione per garantire la sicurezza degli istituti scolastici, ma tutti conoscono anche la carenza di mezzi economici a disposizione di questa Amministrazione che segue però, con la massima attenzione, attraverso il dipartimento Manutenzione Immobili Comunali, tutte le possibilità di finanziamento per riuscire ad ottenere risorse per l’ammodernamento delle strutture e degli impianti, fornendo anche supporto per l’utilizzo dei fondi che il Ministero ha affidato direttamente ai dirigenti scolastici. Nel merito dei recenti fatti che hanno riguardato la scuola ”Gallo Mazzini”, mi preme ricordare – prosegue De Cola – che i competenti uffici comunali sono intervenuti in meno di 24 ore per i sopralluoghi tecnici ed avviare i necessari lavori; all’emergenza abbiamo risposto con la necessaria prontezza. Garantire l’incolumità all’interno degli immobili scolastici, come ricordato da qualche consigliere comunale, è certamente un’esigenza primaria. Perché queste dichiarazioni non siano semplici slogan accattivanti, ma di non grande significato sostanziale, ed al di la del gioco delle parti e delle polemiche sterili, se davvero si vuole contribuire alla risoluzione dei problemi bisogna andare oltre, non basta lanciare frasi ad effetto. Dobbiamo necessariamente reperire risorse ed è necessario che vi sia la massima collaborazione per potere programmare ulteriori interventi di manutenzione dei nostri plessi scolastici. Dai rappresentanti del mondo politico, dai nostri consiglieri comunali, – conclude l’assessore ai lavori pubblici – attendo un contributo in questo senso, non soltanto la denuncia dei problemi che purtroppo conosciamo abbondantemente. Si parla tanto oggi di ”buona scuola”, perché sia davvero tale ci vuole accanto un ”buon assegno””.