La polizia alla ricerca dei complici fuggiti a bordo di un’auto. L’ennesimo caso di abigeato, furto di bestiame, sabato sera, intorno alle 23.00, in c.da Iria, Sant’Agata Militello. I poliziotti del Commissariato di Sant’Agata di Militello, nel corso di mirati servizi, li hanno beccati in flagranza di reato ed arrestati, riuscendo anche a recuperare gli animali.
I ladri di bestiame, Borgia Biagio Salvatore, 28 anni, nato a Militello Rosmarino (ME) e Galati Massaro Carmelo, 40 anni, originario di Biancavilla (CT), entrambi noti alle Forze dell’Ordine ed arrestati per reati specifici, avevano già caricato i quattro bovini su un Fiat Scudo e stavano scappando ad alta velocità sulla Provinciale 164, direzione centro abitato di Sant’Agata Militello, quando sono stati bloccati dalla Polizia.
Stipati all’interno del cassone posteriore, i quattro animali, del peso medio di circa 200 kg ciascuno, stavano ammassati uno sopra l’altro ed imbrattati di feci. Il personale Asp che li ha visitati, ha riscontrato uno stato di affanno, confusione e difficoltà respiratoria.
Si è poi proceduto all’identificazione degli animali mediante lettura dei boli elettronici. Inoltre è stato evidenziato che due bovini presentavano a livello dei padiglioni auricolari dei tagli tipici di identificazione (marchi), mentre gli altri due presentavano i padiglioni auricolari con evidenti fori, probabilmente dovuti all’asportazione delle marche auricolari.
I due responsabili del furto sono stati arrestati per furto di animali in concorso e deferiti in stato di libertà per maltrattamento di animali. Come disposto dal P.M. di turno presso il Tribunale di Patti, Sost. Proc. dott.ssa CASABONA, sono stati trattenuti presso le camere di sicurezza del Commissariato di P.S., in attesa del rito direttissimo che si svolgerà in data odierna.
Proseguono le ricerche dei complici dei due arrestati, fuggiti a bordo di un’automobile.
L’operazione di sabato si aggiunge ai numerosi controlli effettuati nell’ultimo mese da parte degli agenti del locale Commissariato, che hanno portato alle denunce in stato di libertà di allevatori di San Salvatore di Fitalia e di Frazzanò per ricettazione e di alcune macellerie locali per macellazione di animali, produzione e preparazione di carni in luoghi diversi dagli stabilimenti o locali riconosciuti e messa in commercio di alimenti in cattivo stato di conservazione.