Il presidente della delegazione italiana al Comitato delle Regioni a Bruxelles, “Stimo che nell’ultima settimana siano morte nel Canale di Sicilia tra quattro e cinquecento persone. In giugno presenteremo una mozione per indurre le istituzioni europee ad affrontare più seriamente il problema”. Bianco ha parlato anche del piano Juncker e del ruolo delle comunità locali e della necessità per l’Italia di fare squadra evitando battaglie campanilistiche
“Sui migranti l’Ue non tenga la testa sotto la sabbia”.
Lo ha detto a Bruxelles il presidente della delegazione italiana al Comitato delle Regioni, il sindaco di Catania Enzo Bianco, ricordando come solo nell’ultima settimana siano stati sbarcati nei porti della Sicilia non meno di undicimila migranti, “molti dei quali disperati, provenienti dalla Siria e dall’Eritrea che hanno vissuto mesi drammatici per raggiungere le coste dell’Europa, fermandosi in Libia alla mercé di pericolosi criminali e poi affrontando un viaggio in mare pericolosissimo”.
“La stima che mi sento di fare – ha detto Bianco – è che nell’ultima settimana almeno quattro-cinquecento migranti siano annegati nel Canale di Sicilia. A fronte di tutto questo è inammissibile che l’Europa non affronti questa che non è più soltanto un’emergenza, ma qualcosa che dura da tempo e durerà ancora anni. Un fenomeno con il quale dobbiamo fare i conti, piaccia o non piaccia. Non è tenendo la testa sotto la sabbia che scomparirà”.
“Allora – ha concluso Bianco, che è anche presidente del Consiglio nazionale dell’Anci – noi come delegazione italiana inseriremo questo tema nell’agenda politica dell’Unione europea. A partire dal Comitato delle regioni. Perché sono i Comuni e le regioni in particolare del Sud Italia ma anche della Spagna che pagano questo prezzo. Ecco perché, a giugno, noi presenteremo una mozione per indurre le istituzioni europee ad affrontare più seriamente questo problema”.
Bianco, discutendo con i giornalisti, ha parlato anche del piano Juncker e del ruolo delle comunità locali.
“La delegazione italiana – ha detto presidente Bianco – sostiene il piano Juncker con forza e determinazione agendo ovviamente in modo critico rispetto alle mancanze, che ci sono. Bisogna infatti non pensare soltanto al domani ma riempire di contenuti il Piano inserendo interventi efficaci anche nel breve e nel medio periodo e far crescere il ruolo delle comunità locali, delle città metropolitane che sono il motore dello sviluppo dell’Europa e che hanno bisogno di investimenti sulla qualità della vita. Le azioni che l’Europa dedica alle città, alle città metropolitane e alle regioni non sono ancora sufficienti”.
“Come Anci – ha aggiunto Bianco – chiediamo che si completi la riforma istituzionale del nostro Paese. Io spero che il Senato della Repubblica, nella nuova Costituzione, rafforzi il ruolo di collegamento con le Regioni e le città esaltando il ruolo della Camera delle Autonomie che è nel disegno della Maggioranza e del Presidente del Consiglio. Auspico che questo disegno possa essere completato e che la Conferenza delle Regioni e la Conferenza Stato Città e Autonomie locali diventino luoghi in cui gli esecutivi dei vari livelli di governo del nostro Paese possano collaborare. E’ il momento in Italia di fare squadra, non di partire con battaglie di campanile.