Sono saliti a tre gli elettori che sono stati denunciati per avere fotografato la scheda nel chiuso della cabina. In tutti e tre i casi sono stati i presidenti di seggio a segnalare l’accaduto al presidio delle forze dell’ordine, dopo avere sentito il “click” del cellulare che scattava la foto. Polizia e Carabinieri hanno provveduto a denunciare i tre, mentre le loro schede sono state annullate. Dopo la denuncia del 36enne A.R. a Santa Maria (con conseguente sequestro del telefono cellulare da parte dei carabinieri) e di S. C., 22 anni, nella zona nord della città (effettuata dagli agenti della Digos), questa volta è toccato a F.M, di 66 anni. Il fatto è accaduto nel convitto Galluppi. Ad accorgersi del comportamento di F.M è stato, così com’è successo negli altri casi avvenuti domenica, il presidente del seggio, che dopo avere sentito lo scatto del cellulare mentre l’elettore era nell’urna per votare ha fatto intervenire i poliziotti che erano in servizio nella scuola. L’uomo è stato portato poi negli uffici della Digos per la formalizzazione della denuncia. Tutti e tre sono stati accusati di aver violato la legge che regola il principio della libertà e segretezza del voto. Qualche scaramuccia tra rappresentanti di lista è stata, invece, registrata nel seggio speciale di Fondazione Betania, ente assistenziale con sede nel quartiere Santa Maria, dove ieri mattina sono dovuti intervenire i Carabinieri per riportare la calma e consentire che le operazioni di voto potessero proseguire.(g.m.)
Gazzetta del Sud del 17 maggio 2011