natuzzaIn centinaia a renderle omaggio Aveva 85 anni, una grave forma di cardiopatia, il morbo di Parkinson e nei giorni scorsi era stata colpita da un blocco renale. Martedì pomeriggio i funerali Le campane di Paravati di Mileto, nel Vibonese, hanno suonato a festa e non a lutto per la morte di Natuzza Evolo, la mistica che diceva, e moltissimi Calabresi le credevano, di parlare con la Madonna e con i morti. E’ morta proprio il 1° novembre, giorno di tutti i santi. Natuzza, che aveva 85 anni, era malata da tempo. Aveva una grave forma di cardiopatia, il morbo di Parkinson e nei giorni scorsi era stata colpita da un blocco renale che aveva aggravato un quadro clinico già decisamente compromesso. Era ricoverata nella casa di cura di Catanzaro dove trascorreva da molti anni lunghi periodi, ma i parenti, rendendosi conto dell’inutilità ormai di qualsiasi terapia, l’avevano portata nel centro per anziani che lei stessa aveva creato grazie alle donazioni delle tante persone che le volevano bene. La mistica, dopo il trasferimento a Paravati, è peggiorata progressivamente e all’alba di ieri, domenica 1 novembre, ha chiuso gli occhi per sempre, circondata dai figli e dai tanti nipoti, mentre nel piazzale antistante il centro per anziani si erano raccolte centinaia di persone. Pochi minuti dopo il parroco di Paravati, don Pasquale Barone, che a Natuzza era stato vicino nei momenti di sofferenza provocati dalle malattie di cui era affetta, ha preso la sua decisione ed ha fatto suonare le campane a festa e non a morto. “Oggi è un giorno di festa e non di lutto – ha detto il parroco per spiegare la sua decisione – perchè Natuzza è tornata al Padre”. Già ieri, quando si era diffusa la notizia dell’aggravamento delle condizioni di Natuzza, molte persone erano arrivate a Paravati per starle vicine nel momento estremo. Un fenomeno che si è accentuato dopo che si è appreso della morte della mistica. Sono state così centinaia le persone, tra cui anche molti giovani, che hanno voluto rendere omaggio alla salma di Natuzza composta nella camera ardente allestita nello stesso centro per anziani. I funerali sono stati fissati per martedì pomeriggio alle 15. Il sindaco di Mileto, Vincenzo Varone, ha proclamato per quel giorno il lutto cittadino. “Per Mileto – ha detto Varone – questo è il giorno del lutto e del dolore, ma anche della speranza perchè siamo convinti che Natuzza veglierà per sempre su di noi”. Anche la politica e rappresentanti delle istituzioni hanno voluto esprimere la loro vicinanza e la loro solidarietà a Natuzza Evolo nel giorno della sua morte. “Per la Calabria, e non solo – ha detto il presidente della Regione, Agazio Loiero – è un giorno di mestizia e di dolore. Santa della semplicità e della sofferenza, Natuzza è stata un punto di riferimento per credenti e non credenti perchè per tutta la sua vita ha elargito a piene mani parole di amore e di speranza”.

Tempostretto.it – Peppe Caridi

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