Circa 30.000 unità di farmaci (tra fiale, compresse e capsule) sequestrate nel nostro Paese nel corso dell’operazione internazionale PANGEA V che si è svolta dal 25 settembre al 2 ottobre nelle principali sedi doganali (portuali e aeroportuali) italiane grazie all’azione congiunta dell’Agenzia Italiana del Farmaco, dell’Agenzia Dogane, dei Carabinieri NAS e degli Uffici di Sanità Marittima e Aerea e di frontiera del Ministero della Salute (USMAF) riuniti nella task force anticontraffazione Impact Italia.
Nel corso dell’operazione sono state selezionate ed ispezionate, sulla base dei profili di rischio, oltre 1.600 spedizioni dirette in Italia che hanno portato al sequestro di 30.000 unità di farmaci (compresse, fiale, capsule) o di prodotti che vantano attività farmacologica, dichiarati o occultati all’interno dei plichi e buste postali. I campioni prelevati sono stati inviati all’Istituto Superiore di Sanità, membro di IMPACT Italia, per gli accertamenti analitici.
Anche quest’anno i risultati, come del resto già riscontrato negli anni precedenti, hanno confermato l’esistenza di una significativa richiesta attraverso il web di farmaci per il trattamento delle disfunzioni sessuali maschili, di farmaci anoressizzanti e ad azione anabolizzante. Particolarmente significativo, a seguito dei controlli effettuati, l’incremento di sequestri relativi a prodotti destinati ad incrementare le performances, vietati in manifestazioni sportive, che pongono a rischio la salute per i possibili effetti collaterali legati ad un loro uso indiscriminato. A conferma del maggior ricorso alla rete Internet per l’approvvigionamento di queste sostanze, nella prima parte del 2012 presso aree doganali nazionali è stato bloccato un numero rilevante di spedizioni contenenti plichi, contrassegnati da indicazioni fuorvianti, che occultavano all’interno fiale, ampolle e compresse di medicinali ed altri prodotti dopanti.
L’operazione internazionale Pangea V, che ha coinvolto circa cento Paesi con lo scopo di contrastare il fenomeno della diffusione dei farmaci falsi, pubblicizzati e venduti in larga parte attraverso siti web illegali, si è svolta, a livello internazionale, sotto il coordinamento di INTERPOL, IMPACT (la task-force anticontraffazione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità) e World Customs Organization (Organizzazione Mondiale delle Dogane).