Finalmente si parte! Infatti è stata ufficialmente presentata dal Comune di Bovalino l’istanza al Ministero dell’Interno per il riconoscimento del titolo onorifico di “Città di Bovalino” Un titolo giustamente riconosciuto e definito storico, istituito con decreto del 2 febbraio 1938 dall’allora Capo del Governo, Benito Mussolini. La concessione del titolo di “Città” viene concesso con apposito Decreto del Presidente della Repubblica su proposta del Ministero dell’Interno e deve avere alcune specifiche caratteristiche quali: Comune al cui interno sono noti insigni ricordi, monumenti storici, popolazione agglomerata non inferiore a 10 mila abitanti e che abbiano ottemperato alle necessità della popolazione, in riferimento a modi di assistenza, istruzione e beneficienza, oltre a rivestire un’attuale rilevanza ed importanza sociale, culturale ed economica. Per la cronaca c’è da segnalare che l’antico Borgo di Bovalino Superiore è stato già inserito nella rete dei “Borghi Autentici d’Italia”, un’Associazione d’interesse nazionale che annovera oltre 200 Comuni di ben 16 Regioni diverse.

Per raggiungere l’importante obiettivo, nello scorso mese di gennaio, era stata costituita grazie all’approvazione della relativa Delibera del Consiglio Comunale, un’apposita Commissione avente il compito di stilare una specifica e dettagliata relazione necessaria all’accompagnamento ed al supporto dell’istanza. La Commissione era composta da: Prof. Antonio Carpentieri, ex Sindaco del Comune ed ex docente (Presidente); Professoressa Anna Costa, ex docente del locale Liceo Scientifico e noto punto di riferimento culturale nell’ambito della comunità bovalinese (Relatrice) e l’Avvocato Enzo Dicembre, stimato professionista del Foro di Locri (Segretario). Ricordiamo che l’iniziativa era partita grazie ad una intuizione del Presidente del Consiglio Comunale, Avv. Filippo Musitano, che nel mese di giugno 2023 aveva proposto al primo cittadino, Vincenzo Maesano ed alla sua Giunta, l’idea di avanzare la richiesta in quanto Bovalino è nelle condizioni, avendone le peculiarità richieste, di ottenere l’importante riconoscimento e, quindi, di fregiarsi del titolo di “Città”

Il lavoro certosino della Commissione nello stilare la relazione è stato sicuramente molto impegnativo e dettagliato, considerate le 80 pagine di cui si compone la stessa. “Centralità geografica”; “Centralità storica”; “Centralità economica”; “Centralità Culturale”; “Centralità Religiosa”; “Personaggi illustri del passato e del presente”; “Monumenti ed edifici Storici” e le conclusioni, sono i capitoli di cui si compone  e si articola l’intero elaborato. Dai contenuti emerge chiaramente che Bovalino rappresenta ed è una “comunità aperta”, osmotica e capace di far vivere ai cuoi cittadini nuovi spazi, nuovi territori e nuovi paesi, seppur fortemente legato alle sue origini e tradizioni. “…Nonostante ciò -si afferma nelle conclusioni che richiamano la parte conclusiva della precedente Delibera Comunale d’istituzione- è continua, ancora oggi, la sua crescita economica, la sua rilevanza indiscutibile nel lembo sud della Calabria. È per la sua storia passata e presente, ricca di fatti eccezionali e di personaggi illustri, di monumenti storici, memoria di un passato che conta, di anime generose che si sono spese per il progresso di questa terra, è per la forza propulsiva della sua economia, capace di recepire le istanze di un mondo che cambia, in tutti i suoi settori, nulla trascurando e nulla affidando al caso o allo spontaneismo, se non perché gravido di risultati certi e sicuri, è per la cultura che ha permesso la crescita e la valorizzazione di intere generazioni, che si sono prodigate per la trasmissione di valori umani e sociali, sia sul territorio, sia oltre i confini municipali, raggiungendo luoghi dell’intero territorio nazionale e anche internazionale,  è per la passione e la partecipazione alle più nobili attività sportive, è per la forza delle tradizioni religiose popolari e per la profondità delle istanze spirituali più sentite, è, dunque, per tutti questi motivi fatti di persone, di ambienti e di luoghi, che l’attuale Consiglio Comunale chiede, per Bovalino, la denominazione di “Città”

Un grazie sentito e particolare va, quindi, alla Commissione che ha saputo redigere un documento intenso, completo ed inteso a ripercorrere decenni e secoli di storia, sentimenti ed emozioni, fasi ed evoluzioni dell’ambito politico locale, tutte caratteristiche che evidenziano il cuore pulsante di questa cittadina che guarda con fervore ed entusiasmo verso un futuro luminoso di riscatto e che si concentra sull’operosità della gente e sulle azioni che animano una comunità desiderosa di crescita e sviluppo continuo e progressivo.

Ora si rimane tutti con il fiato sospeso in attesa del risultato finale, la cui parola conclusiva spetta al Presidente della Repubblica. Se son rose…fioriranno!