Sabato 06 Gennaio l’ex circolo cattolico di Santa Caterina dello Ionio, sede dallo scorso 24 Novembre della mostra “Le forme dell’oblio di Roberto Giglio”, si è trasformato per una sera in teatro.
La struttura, restaurata ed inaugurata lo scorsa estate dal Comune, ha ospitato lo spettacolo di teatro-canzone “con Antonio Tropiano, Mimmo Audino, Luca Lopilato, Roberto Giglio e con la partecipazione straordinaria di Bruno Tripodi e del muscista tedesco Ingolf Burkhardt. Un’epifania d’arte e musica per il centro storico caterisano, con uno straordinario successo di critica e pubblico per uno spettacolo originale e coinvolgente che racconta storie di uomini che non hanno mai voluto cambiare il mondo, ma di sicuro hanno tentato di renderlo più umano.
Sospesa a metà tra canzone e poesia, la parola, in questo spettacolo – che ha registrato oltre cento spettatori raccolti in un momento emozionante e magico nella suggestiva cornice della Chiesa SS. Annunziata – conduce lungo un sentiero di curiosità e riflessione, seguendo le tracce di donne e uomini che per l’originalità del loro ingegno e la tenacia del loro spirito hanno segnato il passo degli ultimi decenni. Figure assai diverse tra loro, ognuno nel proprio ambito e col proprio talento, ma tutte mosse da un’inedita visione e da un profondo rifiuto del pensiero unico. L’arte è come un sassolino lanciato in uno stagno, non sai mai fin dove i suoi cerchi arriveranno.
Lo spettacolo “Quattro Amici al VAR” si colloca, infatti, all’interno di un progetto più ampio che gravita attorno alla mostra del pittore Roberto Giglio e che tramite l’arte, intesa come potente mezzo espressivo, mira a sollevare l’attenzione su una questione sociale di grande rilevanza: l’abbandono progressivo dei luoghi. In una società segnata dal fenomeno dello spopolamento dei borghi antichi, la mostra e le tante iniziative artistico-culturali, pensate e
programmate nel periodo Novembre 2023/Marzo 2024, diventano un catalizzatore di energie e iniziative, fungendo da pretesto per ridare vita a quei luoghi sempre più desolati.
Santa Caterina dello Ionio ed il territorio circostante diventanto così, grazie anche a collaborazioni territoriali virtuose, un centro culturalebvibrante ed in cui l’arte diventa il veicolo per ridare valore e importanza a spazi che rischiano di essere dimenticati. L’attenzione non si limita, pertanto, alla sola esposizione pittorica del maestro Giglio ma si estende a un approccio olistico.
Questo approccio integrato mira a creare un circolo virtuoso in cui l’arte, la musica e la cultura non solo si manifestano nei loro canonici aspetti, ma diventano assieme – unendo anche le comunità e ricucendo i territori in un’ottica sinergica – una forza trasformativa che rigenera la vitalità di luoghi in declino. L’arte rappresenta quindi un’occasione per ammirare opere straordinarie, ma anche un passo significativo verso la rinascita culturale e sociale dei luoghi, offrendo uno scenario alternativo all’abbandono e allo spopolamento che affligge molte comunità della Calabria e del Sud Italia.
In quel di Santa Caterina dello Ionio, grazie ad un programma patrocinato dal Comune di Santa Caterina e normalmente annunciato prima dello spettacolo dall’Assessora Federica Carnovale, seguiranno attività laboratoriali per famiglie e bambini condotte da Roberto Giglio, presentazione di libri e tante altre manifestazioni culturali di rilievo che saranno elementi chiave nel processo di riappropriazione di questi spazi. Questo percorso si concluderà con le ormai ufficiali Giornate FAI di Primavera che si terranno proprio nel centro storico caterisano nei giorni 23/24 Marzo, poiché la Delegazione FAI Catanzaro ha scelto proprio Santa Caterina dello Ionio per l’edizione 2024 dopo speicifici sopralluoghi e formali incontri con l’Amministrazione Comunale.