Di seguito la nota stampa a firma di Raffaele Pilato, consigliere di minoranza al Comune di S. Caterina dello Jonio, relativa all’atto di citazione ricevuto da parte del Sindaco per un risarcimento di 50.000 Euro: <<Il Sindaco Severino ha toccato il livello più basso nella storia politica di S. Caterina non avendo strumenti politici per contrastare la Minoranza si rivolge al Tribunale Civile.
Con l’atto di citazione notificato, il Sindaco Severino ha toccato, ad oggi, il livello più basso nella storia della politica di Santa Caterina Ionio. Ciò non per quanto riguarda l’atto in sé, ma per quello che realmente rappresenta.
È giusto che ognuno faccia valere i propri diritti davanti un giudice, terzo ed imparziale, è un sacrosanto principio costituzionale, ma lo è anche quello di garantire il libero pensiero, che si estrinseca nel campo della politica con il diritto di critica.
Premesso che lascio il vaglio della questione giuridica ai miei avvocati – i quali mi hanno rassicurato sull’assoluta infondatezza della pretesa del Sindaco – e al giudice – in cui ho piena fiducia – mi chiedo però come possa il primo cittadino, che pur si auto incensa di essere impegnato politicamente da tanti anni, a ignorare tale ”scriminante”, che l’ordinamento giuridico garantisce in quanto contribuisce “alla crescita della sensibilità collettiva su questioni rilevanti ed “aiutano” chi esercita un pubblico potere a correggersi”.
Arrivati a questo punto due sono le spiegazioni in merito alla citazione in giudizio verso la mia persona del Sindaco Severino e sono: la prima, probabilmente il sindaco, in buona fede, ha pensato di trovare tutela giudiziaria per un – presunto – torto subito ignorando completamente le pronunce giurisprudenziali in merito.
La seconda: pur sapendo della scriminante del diritto di critica, il sindaco ha comunque ritenuto di portarmi in tribunale per un risarcimento di 50.000 euro per aver riferito “bugiardo macroscopico e patologico” in fase di “dichiarazione di voto”.
In entrambi i casi resto perplesso e preoccupato.
Fosse vera la prima ipotesi, devo dedurre che Ciccio Severino è stato mal consigliato dai suoi legali di fiducia.
Nel secondo caso, invece, dovrei pensare che il vero scopo dell’iniziativa giudiziaria non sia di certo la verità processuale, ma che dietro ci siano altri scopi…anche in considerazione delle tante denigrazioni (sciacalli, cialtroni, bugiardi, facinorosi, etc) che puntualmente il Sindaco e la Maggioranza rivolgono ai consiglieri di opposizione sia in sede di Consiglio e sia sui social media.
Di primo acchito, facendo peccato e volendo pensar male, supporrei ad una non troppo velata intimidazione con il meschino intento di bloccare l’esercizio di ispezione e controllo che la Minoranza sta svolgendo con risultanti eccellenti, anche in virtù del larghissimo consenso ricevuto dai cittadini.
Ad ogni modo, mettendo da parte queste squallide vicissitudini che lasciano l’amaro in bocca e che indignano me, i miei familiari e anche gran parte dei cittadini, ho a cuore ribadire con grande onestà e moralità che il mio impegno politico, è sempre stato ed è rivolto nell’interesse esclusivo del mio paese e se prima era di grande importanza da oggi in poi, avrà la priorità assoluta senza pormi limiti o distrazioni alcune. Firmato Raffaele Pilato>>